Dal primo giugno arriva Seta, società emiliana trasporti autofiloviari

Sarà attiva dal 1° gennaio 2012, si chiamerà Seta (Società emiliana trasporti autofiloviari) ed erogherà un servizio di oltre 30 milioni di chilometri su gomma nel bacino interprovinciale formato dalle province di Piacenza, Reggio Emilia e Modena. Avrà circa 1100 dipendenti, 900 bus e un valore della produzione di quasi 90 milioni di euro. Il processo di aggregazione societaria tra Act (Reggio Emilia), Atcm (Modena) e Tempi (Piacenza), che porterà alla nascita di un nuovo operatore della mobilità pubblica – Seta, appunto – ha compiuto un primo passo con l’accordo da parte delle tre aziende di trasporto pubblico sulle linee-guida del piano industriale.

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L’accordo rientra nel protocollo d’intesa siglato da Regione Emilia-Romagna, Comuni e Province di Modena, Piacenza e Reggio Emilia, Act, Atcm, Tempi, AE (Autolinee dell’Emilia Spa) per promuovere un percorso di integrazione tra le aziende di trasporto pubblico locale del territorio regionale. Percorso che la Regione promuove sulla base di scelte e precisi accordi con gli enti locali – titolari della programmazione, come previsto della legge regionale (la n. 10 del 2008) – nel rispetto della preventiva attuazione della separazione tra funzioni di amministrazione e quelle di gestione dei servizi.

Sulla base del protocollo, il percorso prevede prima l’integrazione tra Atcm (Modena), il settore gomma di Act Reggio Emilia (autobus, attività di officina, attività di controllo), Autolinee dell’Emilia Spa e Tempi (Piacenza) tramite un’unica operazione societaria straordinaria o attraverso operazioni societarie straordinarie successive finalizzate alla costituzione di un’unica società (Seta). Successivamente è prevista l’integrazione di Seta con altre aziende di trasporto pubblico locale e di trasporto collettivo partecipate dagli enti locali e con Fer (Ferrovie Emilia-Romagna).

Le linee guida del piano industriale della Società emiliana trasporti autofiloviari prevedono una metodologia uniforme, per i diversi bacini provinciali, dei corrispettivi fissati nei contratti per l’erogazione di servizi di trasporto pubblico locale. I corrispettivi sono finanziati con le risorse regionali stabilite dall’accordo sui servizi minimi per il triennio 2011-2013, e con finanziamenti previsti a carico dei singoli enti locali di ciascun bacino provinciale. Le linee guida del piano prevedono, inoltre, uniformità dei livelli tariffari, disponibilità degli enti locali a favorire lo sviluppo della società per ottimizzare il rapporto tra costi e ricavi, garanzia della continuità occupazionale, integrazione delle funzioni di staff e di strutture e sinergie nelle funzioni di produzione del servizio nei singoli bacini. Sono già previste e programmate iniziative di confronto con le organizzazioni sindacali del territorio e regionali; il piano industriale integrato verrà approvato dai consigli di amministrazione delle società firmatarie del protocollo entro il 30 giugno 2011.

 

Tutti i soggetti che hanno siglato il protocollo si impegnano a consentirne l’estensione, a condizioni analoghe, ad altri enti pubblici locali dell’Emilia-Romagna e alle relative aziende di trasporto pubblico locale, per promuovere sempre più l’integrazione sul territorio tra operatori della mobilità.