Rapporti più stretti tra Piacenza e Potenza nel segno di San Gerardo, nato nella nostra città e vescovo del capoluogo della Basilicata dal 1111 al 1119, le cui celebrazioni patronali si chiuderanno nel pomeriggio con la processione per le vie del centro storico lucano.
“Questi due giorni – ha dichiarato il sindaco Roberto Reggi, che è stato ospite del primo cittadino di Potenza, Vito Santarsiero – mi hanno piacevolmente sorpreso. Non immaginavo quanto grande fosse l’amore della comunità locale, e in particolare dei suoi giovani, per il santo che ha origini piacentine: tutto questo ci rende orgogliosi e ci spinge a pensare a un percorso condiviso tra due realtà che sono accomunate anche dalle importanti esperienze del periodo risorgimentale”. Potenza fu infatti la prima città del Mezzogiorno a insorgere contro il governo borbonico, e per questo nel 1898 le fu concessa la medaglia d’oro come città benemerita del Risorgimento. Un’onoreficenza che rimanda a quella ricevuta da Piacenza per aver votato, nel 1848, l’annessione al Piemonte, meritando il titolo di “Primogenita”.
Ieri sera, vestito in abiti di foggia medievale, il sindaco Reggi ha partecipato insieme alla moglie Patrizia alla “Parata dei Turchi”, che ricorda come San Gerardo difese Potenza dall’assalto degli Ottomani. Questa mattina, nella sala dell’Arco del locale Municipio, Reggi ha invece incontrato ufficialmente gli amministratori del capoluogo lucano, tra cui il sindaco Vito Santarsiero, gli assessori e i consiglieri comunali. Nell’occasione, Santarsiero ha sottolineato come la visita di Reggi, nei giorni della festa patronale in onore di San Gerardo, abbia rafforzato ulteriormente il legame tra Potenza e Piacenza.
Dagli amministratori lucani, a riguardo, è arrivata la proposta di un gemellaggio ufficiale tra le due città e la richiesta di un incontro tra i rappresentanti civili, religiosi e istituzionali delle rispettive comunità. “Un invito che accolgo con grande soddisfazione e disponibilità – commenta il sindaco Reggi – nella consapevolezza di quanto valore abbia l’intreccio tra storia e cultura di territori diversi, nel segno di una reciproca scoperta”.