Piacenza. La classe………………è risultata vincitrice del concorso “La tua esperienza…racconta” indetto nell’ambito del progetto “Basi Aperte” realizzato dall’associazione scout “Agesci” di concerto con il Miur. I ragazzi erano invitati a redigere una pagina di giornale, lavorando in gruppo con l’aiuto degli insegnanti, per narrare secondo lo stile giornalistico e d’impaginazione, la giornata trascorsa imparando attraverso il gioco e l’avventura, da protagonisti, secondo il metodo scout.
La cerimonia di premiazione si è svolta questa mattina nella sede piacentina del Politecnico, in via Scalabrini. La giuria aveva selezionato una rosa di premiati, della quale fanno parte classi della scuola Primaria di Quarto, della Secondaria di primo grado Vittorio Alfieri di Rivergaro, e degli istituti cittadini Italo Calvino e Faustini- Frank- Nicolini. La classifica è stata resa nota nell’incontro al quale hanno partecipato un centinaio di studenti con insegnanti e capi d’istituto. Sono state inoltre esposte le pagine redatte dai vincitori ed alcune delle altre che hanno partecipato al concorso.
Nel bilancio dell’anno scolastico che si sta concludendo c’è, tra le voci attive, l’esperienza di “Basi aperte” che per la quattordicesima volta nel Piacentino ha visto la collaborazione fra il mondo della scuola e lo scautismo, secondo un’intesa nazionale fra l’associazione scout Agesci ed il ministero della Pubblica istruzione. Un migliaio di studenti piacentini delle primarie e delle Secondarie di primo grado, e anche scolaresche del Lodigiano, ed alcuni studenti spagnoli e portoghesi, hanno sperimentato per un giorno l’avventura d’essere scout, di “vivere nella natura” e conoscere dal vivo alcune delle sue leggi finora solo lette sui libri.
Quest’anno gli appuntamenti sono stati 22 e non hanno dimenticato il 150° anniversario dell’Unità d’Italia al quale è stato in particolare dedicata la giornata del 16 marzo nella quale due classi delle Medie hanno partecipato ad un grande gioco in città nel corso del quale hanno scoperto la storia ed i luoghi del Risorgimento piacentino. Per prepararsi al gioco i ragazzi hanno avuto a disposizione un Dvd prodotto dall’Agesci piacentina e dedicato al Risorgimento a Piacenza. Al filmato, di 23 minuti, è stato aggiunto un pieghevole di 12 pagine sul medesimo argomento. Quella di “Basi Aerte” è un’attività che si svolge fuori dalle aule scolastiche alla quale gli insegnanti ed i capi scout hanno preparato i ragazzi con incontri, coinvolgendo in diversi casi anche i genitori. Poi, perché l’esperienza della giornata non si limiti ad un piacevole ricordo, ma maturi con considerazioni scaturite all’interno della classe, viene proposto agli studenti di esprimere le loro emozioni, le loro impressioni e i loro giudizi attraverso testi, foto e disegni, presentati secondo lo stile e la grafica giornalistica. Un lavoro di gruppo con il coordinamento e la guida dei docenti.
Le basi che si sono aperte sono quelle che l’associazione scout “Agesci” ha in varie località d’Italia per svolgere a contatto con la natura le sue attività, attuare la formazione dei suoi dirigenti ma soprattutto, offrire ai suoi ragazzi l’occasione di affinare tecniche di vita all’aria aperta, e tante capacità utili a se stessi ed agli altri. Dal saper accendere un fuoco, al saperlo controllare e spegnere; dal saper costruire una maschera di cartapesta, all’imparare i rudimenti della recitazione; dal saper riconoscere un albero dalle sue foglie, al sapere se, come e quando è possibile abbatterlo per costruire un ponticello; dal saper montare un aquilone al conoscere i rudimenti della meteorologia; dal saper montare una tenda, all’imparare ad integrarsi positivamente in un gruppo di protezione civile.Per la provincia di Piacenza la base che si è aperta anche quest’anno è stata quella del settore Specializzazioni scout, a Spettine, in Val Nure, dedicata al piacentino Carlo Rasperini. Lì, ma anche in altri luoghi della provincia, scolari e studenti hanno sperimentato per un giorno il metodo scout. Un modo di dialogare con i ragazzi ed educarli ideato più di cento anni fa dall’inglese Baden Powell, ma sorprendentemente ancora attuale ed efficace nella società di oggi che sta alimentando la “NEET generation” ( Not in education employment or training, ossia giovani fuori dalla scuola, senza lavoro e ormai apatici). Lo scoutismo offre ai bambini, attraverso il gioco ed ai ragazzi con l’avventura, il modo di confrontarsi con impegni e responsabilità crescenti, proporzionati alle loro capacità. Il metodo scout, dando loro fiducia e responsabilità