Piacenza. Sarà per la noia, dicono. O forse sarà per il gusto della sfida, del rischio. Non importa se sei ricco o povero, se i soldi li hai, oppure no. Una cosa è però certa: quasi sempre si finisce nei guai, con il rischio di sporcarsi fin da giovanissimi la fedina penale. Non si è fermata nemmeno nel weekend la lunga sequela di furti, o tentati furti, ai danni di negozi e store del centro storico. L’altro pomeriggio è toccato a un egizionano di circa 20 anni essere denunciato dalla polizia per tentato furto aggravato. Aveva cercato di rubare delle magliette all’interno del negozio Oviesse di via XX Settembre. Il responabile lo aveva adocchiato già dal giorno prima quando era stato sorpreso a infilare altre t-shirt in una busta. In quel frangente, annusata la puzza di bruciato, se l’era cavata mollando tutto sugli scaffali e uscendo. Ciò però non lo ha indotto a rinunciare ad una nuova incursione. Fallita. Come tante. Anzi, come tutte.
Bastano i numeri a rivelare l’inutilità di un “passatempo” che non concede scampo e dalle conseguenze gravi per i protagonisti, quasi sempre giovanissimi, tra i 14 e i 17 anni. Negli ultimi tre mesi sono stati circa 35 i furti consumati, oppure solo tentati, nei negozi del centro. In tutti i casi, i ladruncoli sono stati scoperti e denunciati dalla polizia. Più volte dalla questura si è levato l’appello agli stessi giovani di rinunciare, «perché così ci si rovina la vita». Ieri, di fronte all’ennesimo caso, il dirigente della Volanti Sordi si è rivolto direttamente ai genitori