E’ stato presentato alla stampa “Sul crinale del tempo”, il libro che in 120 pagine raccoglie le poesie che Graziella Bertante – prematuramente scomparsa lo scorso febbraio – ha scritto negli ultimi tempi della sua vita, quando già le si prefigurava davanti il suo destino.
Il quaderno su cui fissava come in una sorta di estremo diario-testamento poetico liriche e disegni – lasciato nelle mani di Andrea Montin – ha trovato la via della pubblicazione grazie all’iniziativa dell’associazione Spazio cultura partecipata di Borgonovo e dell’Amministrazione comunale borgonovese guidata dal sindaco Domenico Francesconi, con l’aiuto di alcuni sponsor sensibili al tema dell’arte (Gruppo Alpini Borgonovo, Pro Loco, Ferri Gomme, Boccacci Bricolage, Maini Vending).
Montin – che ha curato l’edizione – ha realizzato pure per l’uscita del libro una cartelletta con un’incisione ispirata al mondo fantastico di Graziella.
La presentazione al pubblico del volumetto e della cartelletta avverrà, a cura della prof.ssa Valeria Palmas (che è autrice della prefazione alla raccolta) domenica 22, ore 17, alla Rocca municipale di Borgonovo, quando verrà pure inaugurata la mostra che ricorderà la Bertante con una ventina di sculture e una decina di acquerelli. La doppia manifestazione viene annunciata con una bella locandina su cui campeggia l’immagine di un’opera in terracotta policroma della compianta scultrice, l’Arca con l’Angelo che sembra – poeticamente ma anche drammaticamente – alludere ad un remoto viaggio.
L’omaggio a Graziella Bertante nella borgata valtidonese viene spiegato così dagli stessi promotori: “La comunità di Borgonovo ha voluto ricordare, tramite l’iniziativa di Spazio cultura partecipata e dell’Amministrazione comunale, la vita e l’opera dell’artista borgonovese. La sua opera artistica scaturisce anche da un vissuto remoto che è quello del nostro paese. Ad esso Graziella ha restituito – attraverso parole e forme – bellezza, armonia e incanto. In questa ricchezza, diventata patrimonio comune, tutti ci riconosciamo”.
Il libro è stato dato alle stampe nella Tipolitografia Diani & Maffi di Broni.