Giornata della tiroide: sabato visite gratuite a Piacenza

Torna la Giornata per la prevenzione e lo screening delle malattie tiroidee: all’evento di sensibilizzazione aderisce anche quest’anno l’Azienda Usl di Piacenza.

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“La giornata, con finalità di prevenzione e di informazione – spiega Aurelio Castelli, responsabile dell’unità operativa di Endocrinologia dell’ospedale di Piacenza – ha particolare significato nella nostra provincia, che viene definita area di endemia gozzigena per l’elevata prevalenza di malattie tiroidee imputabili a carenza di iodio, stimate in circa il 15 per cento della popolazione”.

Il dato ha trovato conferma nell’osservazione eseguita l’anno scorso dagli specialisti proprio in occasione della giornata di screening ecografico: “Rispetto alle 115 persone asintomatiche esaminate – aggiunge Castelli – il 90 per cento risultava avere aspetti ecografici di iperplasia tiroidea, gozzo nodulare o tireopatie autoimmuni, le cosiddette tiroiditi croniche. Patologie non gravi (a esempio in tutti i noduli esaminati, alcuni con agoaspirato per le caratteristiche ecografiche, non si è trovata alcuna formazione tumorale), ma per le quali è sempre indicata la profilassi iodica”.

Il motto della giornata è “poco sale, ma iodato”. Per molti, com’è detto, è spesso indicata una terapia, soprattutto nei giovani e nelle gravide, in cui una disfunzione tiroidea non nota e non trattata può avere un impatto negativo sull’evoluzione della gravidanza.

 

Gravidanza: opportuno un controllo della tiroide

I dati epidemiologici italiani rilevano che circa il 3 per cento delle gravide presenta ipotiroidismo, l’8 per ipotiroxinemia isolata (ridotti livelli di ormone tiroideo circolante), l’11.5 per tireopatia autoimmune, situazioni potenzialmente dannose per la madre, con rischio di aborti prematuri, parto pretermine, anemia, ipertensione gestazionale, emorragie post-partum, tiroidite nei mesi successivi al parto, e per il feto, con possibilità di basso peso alla nascita, malattia respiratoria neonatale e, nei casi più gravi e non trattati di ipotiroidismo, alterazione dello sviluppo neurologico con riduzione del quoziente intellettivo. Mantenendo un adeguato apporto iodico (il fabbisogno quasi raddoppia in gravidanza) e correggendo l’eventuale ipotiroidismo, anche subclinico, i rischi cui accennavo sono scongiurati. E’ sufficiente dosare nel sangue, con minima spesa, l’ormone tireostimolante (TSH) nel contesto di una normale batteria di esami per conoscere lo stato funzionale della tiroide.
A tali raccomandazioni si associa Valeria Cerri, responsabile dell’unità operativa di Medicina materno-fetale dell’ospedale di Piacenza.

“Per questo – continua il dottor Castelli – la giornata mondiale della tiroide a Piacenza sarà dedicata in particolare alle donne che desiderino programmare una gravidanza e che, avendo familiarità di malattie tiroidee (gozzo, tiroiditi) sono maggiormente esposte a queste patologie, che si possono aggravare in gravidanza esponendo madre e feto alle complicanze suddette”.

Visite gratuite sabato 21 maggio

Nell’ambulatorio dell’unità operativa di Endocrinologia (Medicina ERI), situato nel chiostro di Santa Vittoria del nucleo antico dell’ospedale, sabato 21 maggio, dalle 8.30 alle 13 e dalle 14 alle 17, gli specialisti endocrinologi Aurelio Castelli e Daniela Pancotti, assistiti dagli infermieri Guglielmina Peracchi, Emanuela Passera e Massimo Nolivari della Medicina ERI, sottoporranno a visita gratuita ed ecografia tutti i cittadini che, non avendo patologia tiroidea nota, desiderino conoscere lo stato di salute della propria tiroide.

Si coglie l’occasione per annunciare alla cittadinanza che a partire da giugno, la stessa unità operativa attiverà per le gravide con patologia tiroidea o per le donne con disfunzione tiroidea, che desiderino programmare la gravidanza, un ambulatorio dedicato.