Uil in campo contro i costi della politica, polemica con la Fondazione

Abbattere i costi della politica per alleggerire il carico di sofferenza economica dei cittadini. E’ l’obiettivo della campagna che la Uil ha inaugurato oggi pomeriggio presentando uno studio dettagliato relativo agli oneri sostenuti dallo Stato per retribuire quasi un milione e mezzo di persone che in Italia vivono direttamente o indirettamente di politica. «Un esercito – come ha spiegato il segretario provinciale Massimiliano Borotti – che va dai parlamentari, alla moltitudine di componenti dei cda partecipati e degli enti pubblici e che costa circa 24,7 miliardi di euro ogni anno». Pur non mettendo in dubbio i costi fisiologici dell’apparato politico istituzionale, il sindacato confederale propone «un risparmio di circa un quarto dei costi». «Si tratterebbe complessivamente di 10, 1 miliardi di euro l’anno a disposizione per politiche fiscali e sociali a vantaggio di tutti i cittadini – ha proseguito Borotti – una cifra che sarebbe sufficiente per azzerare del tutto le addizionali regionali e comunali Irpef o che potrebbe ottenere una permanente detassazione della tredicesima con un vantaggio economico pari a circa 400 euro in busta paga».

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LA POLEMICA CON LA FONDAZIONE

Oltre alla campagna sui costi, la Uil ha presentato anche un’iniziativa curata dalla categoria dei bancari Uilca, una serata di approfondimento con esperti sul problema dello stress lavoro-correlato. L’organizzazione della serata, che si terrà il 25 maggio presso il centro studi Cariparma di via San Bartolomeo, ha portato con sè anche una coda polemica nei confronti della Fondazione, la quale ha negato lo spazio dell’auditorium all’organizzazione sindacale. «Ci hanno detto che i sindacati non sono graditi, che le iniziative sindacali non sono ospitate – ha sottolineato il segretario Borotti – un fatto grave se pensiamo che l’esistenza stessa dell’ente Fondazione è dovuta a una parte di contributi versati da tutti i piacentini».