Manifestazioni serali per Piacenza Primogenita: inaugurazioni e fotografia

 Un lungo corteo, composto da circa 1000 piacentini, si è diramato ieri sera da Piazza Cavalli fino al ponte di Po. Al seguito del sindaco Reggi e della moglie Patrizia, il lungo cordone, una volta giunto a destinazione, ha accompagnato il tanto atteso momento dell’accensione delle luci con un assordante conto alla rovescia.. davvero suggestivo lo spettacolo, con l’accensione della luce verde dalla sponda piacentina e a seguire le altre due tinte del tricolore. Reggi, visibilmente emozionato ed entusiasta, al termine di una giornata molto intensa che lo ha visto protagonista dell’Insediamento prima e della Partita costituzionale poi, ha elogiato il lavoro di Enel, che ha regalato alla città “un’illuminazione artistica che abbiamo solo noi”: una lunga serie di led bianco-rosso-verdi che permettono svariati e particolari effetti cromatici. Non è stata l’unica inaugurazione della serata. Prima dello spettacolo pirotecnico infatti, era stato il momento del taglio del nastro in onore della passerella di collegamento fra la pista ciclopedonale fra la statale 9 sul Po e il lungofiume: un investimento importante da parte di Anas, per un ammontare di 250mila euro.

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Ancor prima delle due inaugurazioni, la Piazza Cavalli era stata teatro della festa popolare, con la pizza offerta da Pizza + 1, l’acqua di Altavalle e il vino della Cantina 4 Valli. A corollario, si era tenuta poco prima la premiazione di un’altra importante iniziativa: lo Scatto primogenito, la caccia al tesoro a tema risorgimentale andate in scena domenica scorsa per le vie di Piacenza. Al primo posto si è classificato Roberto Merli con la motivazione di aver associato all’esattezza della risposta, originalità, qualità tecnica dell’esecuzione e attenzione alla composizione. Seconda posizione per Serena Groppelli, terza per Matteo Ovali. Premi speciali per Fabrizio Statello (scatto sociale) e Jessica Lavelli (scatto flash).

Segue il COMUNICATO STAMPA  di Anas:

 

Il nuovo ponte sul fiume Po, aperto al traffico dall’Anas lo scorso 18 dicembre, è stato celebrato ieri sera nell’ambito dei festeggiamenti organizzati dal Comune di Piacenza per i 150 anni dell’Unità d’Italia e la ‘primogenitura’ della città piacentina nell’Unità Nazionale.

 

“Un’occasione speciale – ha dichiarato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – per festeggiare Piacenza e un onore per l’Anas prendere atto che il ponte dei record, costruito in soli 18 mesi, sia ritenuto dalle Amministrazioni locali e dagli utenti un vanto per la città”.

 

L’opera, inaugurata dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli, è lunga circa 1,1 km e, sulla sponda piacentina presenta – come richiesto ad Anas dall’amministrazione comunale – la storica struttura ad archi, opportunamente restaurata e consolidata attraverso una nuova struttura indipendente.

 

Il ponte sul fiume Po, già in occasione della sua apertura al transito, aveva ottenuto l’utilizzo del logo dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

 

Per la cerimonia di ieri sono state illuminate le prime tre campate del ponte, mediante un impianto di illuminazione artistica che permette di valorizzare l’architettura dell’opera. L’impianto di illuminazione è costituito da una serie di lampade a LED, distribuite lungo le briglie inferiori dell’impalcato del ponte che permettono diversi effetti cromatici.

 

In concomitanza con la ricorrenza è stata, inoltre, inaugurata la diramazione di collegamento tra la pista ciclopedonale presente sul ponte per lo scavalco del fiume Po e la sottostante Via Nino Bixio di Piacenza.

 

La nuova pista presenta una lunghezza complessiva di circa 95 metri, di cui 54 metri su impalcato costituito da due travate in acciaio a lastra ortotropa e 41 metri su rilevato in terra rinforzata.

 

“Il nuovo ponte sul fiume Po – ha concluso Pietro Ciucci – è un’infrastruttura strategica di collegamento tra l’Emilia Romagna e la Lombardia, realizzata grazie alla laboriosità e la competenza degli italiani e, quindi, può rappresentare senz’altro lo spirito dell’Unità nazionale”.