FERRI: “DIECI ANNI PASSATI INVANO. E TUTTO DA FARE”
Il candidato della lista civica oggi in piazza per il Comizio elettorale
“Le falsità pronunciate la scorsa settimana qui a Cortemaggiore da rappresentanti parlamentari del Governo ci offendono profondamente. Si è affermato che il patto di stabilità è il problema principale dei nostri amministratori. Peccato che il patto riguardi i Comuni che hanno più di 5mila abitanti: noi ne abbiamo 4.500. E’ ora di fermarsi a riflettere e non prendere per vero tutto quello che chi, solo perché è al Governo da anni, giustifica con bugie colossali l’inefficienza di chi amministra il nostro Comune.
A Cortemaggiore siamo rimasti ancorati al vecchio modo di amministrare. Qui non si è fatto neppure un investimento sulle fonti alternative; non si è realizzato un punto di acqua pubblica nei giardini. E in dieci anni non ci sarebbe voluto un grande sforzo. E’ fondamentale riportare al centro dell’azione amministrativa il magiostrino. Chi si insedia in Comune non è il capo del Comune è il rappresentante di tutti i cittadini che vivono a Cortemaggiore. E le decisioni, soprattutto quelle importanti per il paese, non devono calare dall’alto, ma devono coinvolgere in prima persona i cittadini.
Si deve fermare la cementificazione selvaggia del territorio; bisogna rivedere la viabilità di un centro storico che non è più a disposizione dei cittadini ma solo delle automobili. Cinque anni fa ci sono state fatte delle promesse. A cinque anni di distanza ce le ripropongono. Basta leggere i programmi elettorali di Girometta oggi e di Repetti nel 2006. Quale migliore autocertificazione da parte dell’attuale amministrazione di non aver fatto nulla per Cortemaggiore?
Non è vero che mancano i soldi. I fondi ci sono, l’Europa li mette a disposizione. Ci vogliono però i progetti. Sono questi che mancano. Le chiacchiere non portano finanziamenti.
Cortemaggiore ha un centro storico eccezionale che piano piano negli anni abbiamo visto decadere. Fabbriche in difficoltà, servizi necessari inesistenti, esigenze delle famiglie messe in secondo piano. Vogliamo parlare dell’asilo nido? Negli ultimi anni in Provincia sono stati aperti 21 asili nido. Qui neppure uno. La destra risponde che in paese abbiamo un asilo nido privato e che solo 4 bambini lo usano. L’asilo privato svolge bene il suo compito, ma per le famiglie magiostrine è una scelta obbligata e, purtroppo, non se lo possono permettere tutti. I servizi, per essere tali, devono essere offerti a tutti. Chi governa il territorio è a servizio, non a capo dei cittadini.
Perché in questi dieci anni non si è mai pensato a un piano di trasporto pubblico locale? Ho visto inaugurata la nuova biblioteca. L’ho vista anche chiusa dal giorno della sua inaugurazione con taglio del nastro del sindaco Repetti e dell’assessore Girometta. Gli spazi comunali devono essere accessibili e disponibili, altrimenti a cosa servono? A dare un lustro di facciata all’amministrazione in vista del voto?
Un territorio virtuoso, di cui vantarsi, che diventi esempio per gli altri comuni e territori. Che rispetti i cittadini di oggi ma, soprattutto, di domani. Gli errori che faremo oggi, li sconteranno loro, i nostri figli, i nostri nipoti. Diamo spazio ad un’amministrazione che ha voglia di fare. Un’amministrazione differente, vera. E, a chi ha dichiarato qui in piazza pubblicamente “torneremo vincitori” rispondo che più di un vincitore è caduto. E la saggezza popolare ricorda sempre, in questi casi, la parabola dei pifferi di montagna che, come ben si sa, andarono vanitosi per suonare e furono suonati. In ogni caso, disprezzare il voto dei cittadini dandolo già per scontato è un pessimo modo di proporsi come sindaco”.