L\’Auser di Piacenza ha chiuso l\’anno accademico 2010 – 2011

Dopo 638 ore di istruzione, forte dell’adesione di 235 partecipanti e grata della disponibilità dei dieci docenti e sei volontari che hanno permesso la realizzazione di sei corsi, in settimana l’Auser di Piacenza ha chiuso l’anno accademico 2010 – 2011 dell’Università dell’Età libera Giuseppe Malvermi. Lo ha fatto con un momento di riflessione di festa che da qualche anno era caduto in disuso, ma che l’associazione ha voluto riportare in auge, per la soddisfazione di tutte le persone che hanno preso parte al progetto, riunite ieri nella sede di via Musso.

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Il presidente dell’Auser Sergio Danese, aprendo la festa di chiusura, ha espresso «grande soddisfazione per la partecipazione e la qualità dell’insegnamento». «Siamo orgogliosi – ha detto – di questo modello, che si avvale del supporto delle scuole e degli istituti della provincia». Danese ha voluto focalizzare l’attenzione sull’importanza dell’educazione permanente degli adulti, un valore in cui Auser crede molto, ma che, purtroppo, non è ancora compresa nella carta dei valori dell’associazione.

Prima dei “saggi” degli studenti, che hanno potuto mettere in mostra le conoscenze apprese durante i corsi di letteratura italiana, storia dell’arte, filosofia comparata, inglese, spagnolo e informatica, ha voluto portare il suo saluto il preside dell’Università dell’Età libera, Luigi Galli, che ha parlato della Malvermi definendola come «una scuola non solo di cultura in senso tradizionale, ma di vita».

Le lezioni riprenderanno a settembre, eccezion fatta per il corso di informatica, che, vista la grande richiesta di adesioni, non va mai in ferie.