Taglio del nastro questo pomeriggio per il nuovo nucleo residenziale per persone con gravissime cerebrolesioni e disabilità acquisite (Gracer) all’interno dell’istituto Andreoli di Borgonovo.
Il nuovo reparto, il primo in tutta la provincia, accoglierà cinque pazienti e andrà ad associarsi ai servizi hospice, centro socio riabilitativo, case protette, laboratorio esterno per disabili, assistenza domiciliare. La realizzazione si è resa possibile grazie a un lavoro congiunto pubblico – privato. In campo: Asp Azalea, Fondazione Piacenza e Vigevano, Associazione amici dell’hospice, Rotary Club della Valtidone e Lions club di Castelsangiovanni. All’inaugurazione: il presidente della Provincia Massimo Trespidi, i sindaci Carlo Capelli (Castelsangiovanni, comune capodistretto), Domenico Francesconi (Borgonovo), Andrea Bianchi (dg Ausl), Piera Reboli (direttore del distretto di Ponente), Itala Orlando (responsabile dell’hospice), Giuseppe Brianzi (direttore Asp Azalea), Valentino Consensi (del cda di “Azalea”), esponenti di Rotary, Lions e Croce Rossa e dell’associazione Amici dell’hospice.
Trespidi ha parlato di “percorso modello”, riferendosi al modo con cui si è arrivati alla realizzazione del nuovo nucleo Gracer. “Un modello – ha sottolineato – per la capacità che le realtà territoriali hanno dimostrato di mettersi insieme e per il coinvolgimento e la disponibilità manifestata anche dal settore privato”. “Oggi più che mai – ha evidenziato Trespidi – abbiamo bisogno di unire le forze per un nuovo welfare che sappia dare risposte concrete ed efficaci ai cittadini”. “Con il nuovo nucleo dell’Andreoli – ha evidenziato il presidente della Provincia – vengono ampliate le possibilità di offerta di servizi che il territorio sa fornire. La Valtidone si conferma punto d’eccellenza nella cura di determinate patologie. Un traguardo che è stato raggiunto credendoci insieme e unendo le competenze”.
Il presidente della Provincia ha rivolto un pensiero anche ai pazienti e al personale “che – ha evidenziato – associa alla grande professionalità e competenza, la consapevolezza che la medicina e l’assistenza hanno bisogno anche di gesti amorevoli e di attenzione alla persona”.