Una donna scesa da un auto con vistosi tacchi a spillo. Nulla di male, non fosse che l’auto in questione era munita di pass per invalidi. Da questo episodio è scattata la maxi-indagine, denominata “affari di famiglia”, condotta dalla Polizia Municipale e che ha portato alla scoperta di 144 violazioni, di cui 124 soltanto nel 2010. La procura ha ora chiesto nuovi accertamenti medici, in particolare per tre persone: una donna di 43 anni e due uomini di 30 e 62, che avrebbero ottenuto “falsi permessi” grazie alla connivenza di un dirigente Ausl, attualmente indagato con l’accusa di truffa e falso ideologico.
Una vera e propria “piaga sociale” quella dei permessi rilasciati in via preferenziale a persone non effettivamente affette da handicap. Un fenomeno peraltro in costante crescita, se si considera che nell’anno passato i casi segnalati hanno visto un aumento del 600 per cento rispetto all’anno precedente.
L’indagine, partita nel 2009, sarebbe tuttavia alle sue ultime battute e dovrebbe essere chiusa a breve.