«Mantenere le Circoscrizioni e migliorarne l’efficacia». Così si è espresso ieri il Consiglio comunale approvando una mozione presentata in prima battuta da Carlo Pallavicini (Prc) e dopo che il dibattito in aula si è sviluppato a lungo intorno al concetto di democrazia e partecipazione e su quello dei costi della politica. Esito del voto a parte, sono state diverse le posizioni in campo: tutto il centrosinistra (Pd, per Pc con Reggi, Prc) più l’Api, PcComune, Pc Libera, Bruno Galvani (misto) e Gianluca Ceccarelli dell’Udc hanno votato a favore. Si è astenuto Carlo Mazza (misto), non hanno partecipato al voto Carlo Mazzoni (Pdl), il presidente Ernesto Carini (Pd) e Antonio Levoi (Udc) mentre hanno votato contro il Pdl e Sandro Ballerini (misto).
L’aula si è dunque divisa sull’utilità o inutilità di uno strumento per il quale il Governo «ha presentato e approvato un emendamento alla Finanziaria che prevede la soppressione dei consigli circoscrizionali».
Il voto è stato rimandato alla prossima seduta per l’improvvisa mancanza – in chiusura di seduta – del numero legale (mancava la ventunesima presenza), ma è destinata ad essere approvata la mozione che «impegna l’amministrazione ad aderire alla giornata europea contro l’omofobia del 17 maggio, organizzando e promuovendo eventi e manifestazioni anche a Piacenza». A presentarla i consiglieri Pierangelo Romersi (Pd), Roberto Colla (per Piacenza con Reggi), Guglilamo Zucconi (Pc Tutta), Gianni D’Amo (PcComune), Gianpaolo Crespoli (Api), Carlo Pallavicini (Prc). Solo il Pdl, con il capogruppo Marco Tassi, ha espresso riserve su alcune premesse della mozione, sostenendo «che a Piacenza casi di discriminazione a danni di singole persone omosessuali transessuali non sono avvenute» e che «bisognerebbe promuovere una mozione contro tutte le discriminazioni». Per voce dell’assessore alla Coesione sociale Giovanna Palladini, che a Tassi ha ricordato l’impegno contro l’omofobia anche del sindaco di Roma Gianni Alemanno, «l’amministrazione comunale si impegnerà a unire tutti i soggetti coinvolti all’insegna della collaborazione». «E’ importante – ha aggiunto – l’educazione al rispetto delle diversità, anche di orientamento e di identità di genere e gli enti locali possono combattere le idee omofobe e razziste attraverso la sensibilizzazione della cittadinanza.