Sabato 30 aprile 2011 il Milestone di Via Emilia Parmense n. 27, sede dell’Associazione Piacenza Jazz Club, per la rassegna “Sabato Jazz” ospiterà il Pietro Bonelli Group, impegnato con il suo progetto “Soleà”. Il gruppo è formato da Pietro Bonelli alla chitarra, Mario Zara al pianoforte, Michele Tacchi al basso e Giorgio Di Tullio alla batteria. Il concerto avrà inizio alle ore 22.30 (ingresso libero con tessera Piacenza Jazz Club o Anspi); dalle 20.30 sarà disponibile il servizio bar (prenotazione tavolo per cena al 345.7404041).
I suoni sono enigmi che si formano secondo una propria geografia sentimentale, in cui i percorsi, a volte, non sono delineati, ma obbediscono agli strani intrecci dei sogni, dei luoghi e delle persone amate. Musica come somma di tutte queste esperienze, che nasce come necessità per un nutrimento interiore. Il Pietro Bonelli Group, per l’occasione, assume una veste inconsueta confezionando un progetto acustico di grande fascino e suggestione. Con il collaudato e affiatatissimo quartetto che si è distinto in un recente passato e con un repertorio prevalentemente di matrice latin jazz, incide un nuovo album (“Soleà”), che risulta essere una commistione fra le tematiche sudamericane, il jazz e la freschezza della musica mediterranea. Il progetto prende corpo, non con l’intento di catturare l’attenzione di un pubblico più o meno attento o esperto, bensì quello di seminare e coltivare emozioni, amalgamare sapientemente e pazientemente nell’arco della performance l’energia che nasce e cresce nell’animo degli ascoltatori, quasi stesse tessendo una delicata trama invisibile tra le sue emozioni e quelle del suo pubblico. Nella musica flamenca tutto questo si potrebbe definire sinteticamente con il termine “duende”. Pietro Bonelli inizia a sette anni lo studio della chitarra classica, diventando alla fine degli ottanta un promettente concertista specializzato nella tecnica del fingerpicking. Si avvicina nel frattempo con sempre maggior interesse alla musica jazz (in virtù del grande fermento artistico degli anni ottanta) e consegue il Jazz Master c/o il C.D.M. di Milano, in armonia funzionale e in tecnica dell’improvvisazione jazzistica seguendo i corsi tenuti dal maestro F. Daccò. Ha fondato, tra l’altro, gli Swing Brother Swing, un progetto che si distingue per un repertorio di jazz-swing tipico degli anni 50/60, insieme al funambolico cantante pavese Sergio “Tamboo” Tamburelli.