E’ stato sottoscritto questo pomeriggio in Provincia un protocollo d’intesa in materia di mercato del lavoro, frutto di una concertazione tra provincia di Piacenza, Cgil, Cisl, Uil, Confidustria, Unione Agricoltori, Coldiretti, Unione commercianti, Confesercenti, Legacoop, Confocooperative, Consiliera di Parità, Libera Associazione commercianti, Upa, e CNA.
La crisi di questi anni, infatti, impone il permanere di politiche capaci di limitarne le conseguenze sociali, prevedendo ancora tutte le azioni di sostegno ai lavoratori che hanno perso il lavoro (sostegno al reddito, ammortizzatori sociali, politiche attive) e l’impostazione di concrete e rapide azioni di sviluppo e sostegno alle attività produttive ed economiche per una ripresa territoriale che riattivi dinamiche positive di produzione e di posti di lavoro, favorendo l’affermarsi di progetti concreti, articolati in funzioni direzionali complesse e serie capacità operative. L’obiettivo del lavoro comune portato avanti da Istituzioni, Sindacati e Associazioni di categoria deve essere quello di scongiurare pericoli di marginalizzazione del nostro territorio e di offrire prospettive future, con particolare attenzione alle giovani generazioni che rischiano vengano compromesse le loro potenzialità e quelle della società nel suo complesso. Questa la premessa che ha costituito l’avvio di un lavoro, durato alcuni mesi, che ha portato alla stesura e alla sottoscrizione, questo pomeriggio, dell’Intesa.
“L’intesa – ha detto il presidente Massimo Trespidi – è il risultato di uno sforzo comune di Istituzioni e parti sociali per individuare linee guida su cui convergere. Mettere in discussione priorità ed esigenze e trovare punti di intesa qualificanti. L’intesa – ha aggiunto – pone il tema del ruolo della nostra provincia nel territorio regionale come punto di snodo dei flussi di un sistema logistico che guarda all’Europa e al Mediterraneo e, quindi, condivide lo spirito delle osservazioni al piano regionale dei trasporti formulate dal Comune di Piacenza e dalla Provincia, con il contributo delle parti sociali e delle associazioni di categoria con auspicio che la società locale sappia per parte sua attrezzarsi coerentemente. Al di là della stessa intesa che oggi si formalizza – ha proseguito -, diverse iniziative proposte o già attuate vedono sono il risultato di una collaborazione concreta nella fase della proposta come in quella del reperimento delle risorse di varie Istituzioni locali e di vari soggetti pubblici e privati. Le intese e l’integrazione tra i vari soggetti costituiscono parametri fondamentali per costruire prospettive durature. Nell’intesa e nella nostra azione amministrativa cerchiamo di tenere insieme due ispirazioni: la difesa dei soggetti colpiti dalla situazione di questi anni e la valorizzazione e sviluppo di ogni anche più piccola potenzialità che guardi al futuro, nella consapevolezza che ogni difficoltà presenta il lato della distruzione ma anche quello della nuova realtà che nasce. Chiederemo di approfondire e riflettere sui dati di conoscenza della situazione attuale che periodicamente forniamo ovviamente aperti a ogni contributo, per stimolare la conoscenza e l’approfondimento anche il più spregiudicato ma che abbia fondamento in dati raccolti e organizzati con serietà. Guarderemo ai lavoratori e alle imprese nello sforzo di ricollocazione e riqualificazione professionale – ha concluso il presidente Trespidi – per non lasciare solo e isolato nessun soggetto o individuo. Collaboreremo con organismi sorti in questi anni su impulso delle Istituzioni preposte sui temi della regolarità e della sicurezza del lavoro, su cui cercheremo di dare il nostro contributo di analisi, verifica, formazione e crescita culturale comune”.