Due anni di reclusione per l\’albanese che uccise Matteo Castagnetti

E di due anni di reclusione la pena stabilita con sentenza questa  mattina dal giudice per l’udienza preliminare Giuseppe Bersani al  termine del rito abbreviato che vedeva imputato per omicidio colposo il  22enne albanese che, la sera del 16 aprile dell’anno scorso, era alla  guida di un Suv Mercedes che, privo di controllo, travolse e uccise  allincrocio tra via Lanza e via Don Minzoni il giovane Matteo Castagnetti di soli 18 anni.

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In aula questa mattina gli avvocati difensori Giovanni Barbieri e  Andrea Perini, oltre al pubblico ministero Letizia Plat che aveva  chiesto una pena di anno e quattro mesi. Determinanti per il giudice  sono state le perizie tecniche prodotte dalle parti circa la velocità  eccessiva che la Mercedes avrebbe avuto nell’avvicinarsi all’incrocio, e  che ne avrebbe causato poi la perdita del controllo.

E’ stato invece assolto per incapacità di intendere e di volere, al  momento del fatto, il romeno residente a Piacenza che lo scorso anno era  stato arrestato dalla squadra mobile  per violenza, lesioni e anche  stalking nei confronti della moglie, che dopo essere stata picchiata in più occaiosni era stata costretta una sera a rifugiarsi in questura per  difendersi dalle improvvise e ingiustificate ire del marito. L’uomo, con  evidenti problemi psichiatrici, si trova da tempo nell’ospedale  psichiatrico giudiziari di Reggio Emilia. Data la sua pericolosità  sociale, il giudice ha disposto un’ulteriore misura di sicurezza di  sicurezza nei suoi confronti della durata di due anni, che potrebbero  essere rinnovati di volta in volta se i medici non coglieranno  miglioramenti nel suo complesso quadro psicologico