Cinque profughi saranno ospitati dalla Caritas in un appartamento in Via Alberoni, mentre altri 15 potrebbero essere ospitati intorno a Giovedi alla Tadini. Intanto i responsabili dell’ospitalità cercano possibili soluzioni su come rendere utile il numeroso tempo libero a disposizione dei profughi. Si partirà con un corso di italiano, come conferma Pier Angelo Romersi, titolare della Tadini, l’azienda che ha ospitato i primi profughi. Intanto a Perino si è accesa una protesta da parte dei cittadini che hanno deciso di opporsi all’arrivo di 18 profughi. Ma Massimo Poggi sindaco di Coli difende a spada tratta i suoi cittadini, colpevoli solo di avere paura che la situazione possa sfuggire di mano in un comune, continua Poggi, che non ha le strutture necessarie per interventi come questo. Al contrario invece ci sono privati che hanno deciso di mettere a disposizione le proprie abitazioni. E’ il caso di Gabriele Fantoni, residente a Zurigo e proprietario di una casa a Vigostano che chiede di poter offrire ad una famiglia di profughi.