BILANCIO 2010 – Licenziato ieri il consuntivo 2010 dalla Commissione Bilancio del comune di Piacenza. L’avanzo di amministrazione chiude a 3 milioni e 500 mila euro. “Questo dipende”, ha spiegato l’assessore al bilancio Luigi Gazzola, “dall’avanzo relativo agli anni passati. Abbiamo chiuso il bilancio 2010 con 155 mila euro. E su 3,5 milioni di euro rappresenta il 2,3%”. “Una percentuale”, sempre secondo Gazzola “abbastanza ridotta rispetto ad altre amministrazioni e analoga a quella dello scorso anno”. Per quanto riguarda invece le entrate e le uscite di parte corrente l’avanzo è di 512 mila euro. Anche inquesto caso positivo il commento dell’assessore: “sul bilancio di un anno è un dato irrisorio. Quest’anno siamo riusciti, per la prima volta a ridurre la spesa corrente. Si tratta di un consuntivo apprezzabile, ma ora dovrà essere stabilito anche dal Consiglio comunale.
IMMOBILI FANTASMA – Sono spuntate 250 nuove case “fantasma” a Piacenza, o presunte tali, scoperte dal comune nella redazione del bilancio consuntivo 2010. Tutto nacque da un emendamento di Luigi Salice (Pdl), il quale chiedeva modifiche nel calcolo dell’Ici sugli immobili storici e artistici. “Un rilievo tecnico, che non centra niente con quanto leggo oggi sui giornali”, ha dichiarato Salice, il quale ha precisato: “l’emendamento riguardava l’articolo 10, che diceva che si prendeva un’aliquota, ai fini del calcolo Ici. Io ho osservato che la redazione di questo testo era sbagliato rispetto alla legge nazionale di riferimento. L’amministrazione ha detto che era tutto giusto. Ma era un problema di lettura della normativa di riferimento. Quando poi hanno rieffettuato il controllo si sono accorti della fondatezza del mio emendamento. Credo loro si ostinino a guardare un aspetto pratico, che esiste ma viene dopo ed è una cosa diversa da quanto avevo rilevato”.
L’assessore al bilancio Luigi Gazzola ha quindi risposto: “Non si tratta di immobili fantasma. Da una verifica ulteriore abbiamo scoperto questi 250 alloggi, che pero dovrebbero essere in condizioni quasi fatiscenti. Noi non ce lo aspettavamo. E’ anche vero che il comune non ha nessun tipo di controllo sul catasto, che dipende dallo Stato. Ora faremo delle verifiche, per quanto ci riguarda. Ma il compito di segnalazione sarebbe prima dovuto ai proprietari ed in seguito al catasto con verifiche periodiche”. E Gazzola ha concluso: “segnaleremo le anomalie. In caso in cui non siano ancora state riclassificate occorrerà farlo e poi andremo a riscuotere quanto dovuto al comune e non era stato fatto”.