Nel 2003 Leopoldo Braghieri, imprenditore 65enne di Carpaneto e all’epoca amministratore della Cogim di San Nicolò, azienda produttrice di prefabbricati abitativi e container, offrì ad Alexander Yakovlev, funzionario russo dell’Onu, una tangente di 754mila euro per ottenere un appalto da 28 milioni di euro in Kosovo. Il processo iniziò nel 2006 e molto probabilmente finirà in prescrizione dal momento che Yukovlev risulta da tempo introvabile: per la sentenza infatti è necessaria la testimonianza in contraddittorio dell’ex funzionario russo e l’ultima udienza disponibile è fissata per il 5 Maggio. Dato inquietante: il Pm Letizia Platè che si occupa del processo avrebbe recuperato un recapito di New York dell’ex funzionario russo che però si è rivelato essere la residenza del procuratore della città. Letizia Platè è anche in possesso di una testimonianza video ricavata da un interrogatorio che Yakovlev sostenne proprio nella città americana e in cui confesserebbe la tangente: la prova però è inutilizzabile in quanto le testimonianze devono essere fornite in contraddittorio in sede legale.