Regione, il dg Bricchi al vertice del Forum delle associazioni familiari

“Il benessere della famiglia è il benessere della comunità e di un territorio”, lo ha sottolineato il direttore generale della Provincia Cinzia Bricchi, partecipando in Regione – su delega del presidente Massimo Trespidi – al seminario: “La famiglia per una società più solidale: ragioni e contenuti di una politica della famiglia per il futuro dell’Emilia Romagna”. Curatore dell’organizzazione il Forum delle Associazioni Familiari dell’Emilia Romagna con il patrocinio dell’Assemblea legislativa della Regione. Al tavolo istituzioni, rappresentanti del mondo dell’associazionismo familiare, docenti ed esperti. Il Comune di Parma e la Provincia di Trento (con il presidente Lorenzo Dellai e il dirigente Luciano Malfer) hanno portato l’esperienza maturata nell’ambito delle politiche familiari. I due enti sono impegnati nel settore da diversi anni.

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“Piacenza – ha sottolineato Bricchi – rispetto a esperienze già articolate è ancora agli inizi, ma fin da subito ha dimostrato di voler sostenere quella vitalità e quell’interesse che naturalmente è scaturito dalla società civile, nell’ottica della piena attuazione della sussidiarietà. Questa amministrazione provinciale ha preso spunto dalle sollecitazioni giunte sia dal territorio – con l’avvio del tavolo di lavoro con il Forum delle famiglie – sia al di fuori dei confini geografici provinciali – traendo ispirazione dalle buone prassi già avviate”.

In linea con il tema della sessione, dedicata alle “Buone pratiche familiari”, il dg della Provincia ha precisato che “il punto di svolta nel progetto avviato sta nel considerare la famiglia come risorsa e non come problema, come opportunità e non come patologia”.

E, come esempio di una politica di settore ispirata alla sussidiarietà, ha citato il progetto Tagesmutter, letteralmente “madri di giorno”, figure professionali con funzioni di assistente domiciliare all’infanzia che – grazie alla convenzione con l’associazione (trentina) Domus – l’amministrazione provinciale intenderebbe introdurre anche sul territorio piacentino. “Attorno a questo progetto – ha precisato Bricchi – si è creato un grande interesse che la Provincia sta approfondendo, fornendo alle amministrazioni locali e alle associazioni tutti gli strumenti per andare a fondo del tema e stimolare la spinta propositiva che arriva dalla società civile”.

Il direttore generale, ha richiamato anche la normativa dell’Emilia Romagna, “che già nell’impostazione sostiene quanto l’amministrazione provinciale intende attuare”. “In particolare – ha sottolineato – la legge 12 marzo 2003 dice chiaramente che il legislatore regionale sostiene ‘il ruolo essenziale delle famiglie nella formazione e cura delle persone e nella promozione della coesione sociale’, valorizzandone i compiti che svolgono nel quotidiano e nell’assunzione di responsabilità di cura”. La legge dice chiaramente che “la Regione valorizza le risorse di solidarietà delle famiglie, promuovendo iniziative e favorendo l’associazionismo familiare e le forme di sostegno alle famiglie”.