«Uno Spi in ottima salute, animato da un gruppo dirigente maturo nel quale ripongo la massima fiducia». Non ha avuto dubbi questa mattina la segretaria nazionale Spi Cgil Carla Cantone nel difendere la categoria dei pensionati proprio a Piacenza, la città che solo un anno fa era nel pieno dello scandalo giudiziario dei falsi tesseramenti.
«Non ho mai pensato che potesse finire male perchè conosco la mia gente, mi auguro che questa vicenda termini al più presto – ha proseguito Cantone – indipendentemente dall’esito che avranno i processi in corso, rimango convinta del fatto che questo è un buon gruppo che ha lavorato bene in passato e continuerà a lavorare bene anche in futuro».
Nell’incontro con iscritti e rappresentanti delle diverse leghe Spi presenti nella nostra provincia, la segretaria nazionale ha poi spiegato le ragioni dello sciopero generale del 6 maggio. «In questo momento il Paese è fermo al palo, ripiegato sulle vicende personali del Presidente del Consiglio – ha sottolineato Cantone – servirebbe affrontare la disoccupazione e la povertà che aumenta con un piano di politiche di welfare. Oggi tutti fanno un gran parlare di aumento dell’età pensionabile e di conflitto intergenerazionale tra gli anziani pensionati e i giovani precari che vedono la pensione come un miraggio».
«In realtà si tratta di una grande contraddizione – ha aggiunto – se gli anziani non lasciano il posto, non potremo lamentarci della sempre più diffusa disoccupazione giovanile. Il tema del prossimo futuro sarà fornire ai giovani la tensione necessaria per uscire dal precariato, non intendendo la conquista del posto fisso ma di una reale continuità del lavoro».