Orologi d’acciaio d’oro e di marca, monili, mobili antichi e oggetti d’arte, rivenduti da un 47enne di San Nicolò, apparentemente all’insaputa dei legittimi proprietari. Due le denunce pervenute ai Carabinieri di San Nicolò.
Le persone raggirate sarebbero un marocchino di Castel San Giovanni, a cui l’uomo avrebbe chiesto in prestito la sua Alfa 156, mai più restituita e presumibilmente rivenduta. L’altra la moglie, che ha in corso con l’uomo la causa di separazione, nobildonna piacentina della zona tra San Nicolò e Rottofreno, che si è vista depredare degli oggetti antichi di valore custoditi nel suo appartamento. Secondo una prima stima il valore di rivendita si aggira intorno ai 30 mila euro.
Il piacentino si trova ora detenuto al carcere delle Novate, per un ordine di carcerazione di quattro anni emesso dalla Procura di Gela, per una serie di reati riguardanti furto, truffa e appropriazione indebita, quest’ultima l’accusa alla base della denuncia dei Carabinieri di San Nicolò.