Polledri a fianco di Pieraugusto Zambianchi, candidato sindaco di Agazzano alle elezioni amministrative di questa primavera. Un comizio di fuoco dell’onorevole piacentino ha coinvolto l’intera piazza, vertendo sulla sensibilità degli agazzanesi verso le problematiche legate all’immigrazione. “Da 20 anni diciamo che questo non è il paese del bengodi, e gli immigrati devono venire qui bussando e chiedendo permesso, e se sono persone oneste che hanno voglia di lavorare sono benvenute. Quelli che vengono qui pensando di trovare l’America, gli diciamo che qui l’America non c’è: perché tutti quelli che hanno promesso posti e hanno promesso qualcosa di più, alla fine ce lo mettono nel polacchino a noi, e siamo noi che dobbiamo pagare”. Massimo Polledri ha considerato l’eventualità dell’arrivo di altri extracomunitari, che, specialmente ad Agazzano, sono un buon 25 per cento della popolazione. “Qui non c’è trippa per gatti, non ci sono case che possiamo regalare a chi viene dalla Tunisia, perché non ce li abbiamo neanche per quelli di Agazzano; non ci sono sussidi perché non ce ne sono neanche per quelli di Agazzano. Forse sono cattivo, ma è facile essere buono con il portafoglio degli altri. E se gli onorevoli piacentini li vogliono comincino a fare il primo atto, e adottino un tunisino”. In primo piano il problema della guerra in Libia, una guerra nata da giochi di potere e morse stringenti, una guerra che non vuole nessuno, tantomeno pagando lo scotto dei profughi e dei rifugiati. Come ha detto Polledri, “Mandiamoli un po’ anche a casa della Francia. Questa guerra non ci piace, è la guerra fatta dai soliti democratici, bravissimi a fare gli affari loro, a prendersi il petrolio”.
Polledri è poi sceso nel merito delle elezioni ad Agazzano, un Comune indebitato, sì, ma che riceverebbe i benefici del Federalismo fiscale. “Un amministratore, in un momento di ristrettezza economica deve sapere chi deve aiutare, e prima di tutto guardare i cittadini di Agazzano, gli anziani di agazzano, che con il loro lavoro ci hanno consegnato democrazia e benessere”. Applaudito il discorso dell’onorevole Polledri dai presenti: Pieraugusto Zambianchi, candidato sindaco, Cristina Passerini, segretario del Pdl locale, il consigliere Magistrali, Maria Ferrari, candidata nella lista di centro destra, militanti e sostenitori della Lega e del Pdl della zona.