E stata presentata questa mattina in Provincia la prima cartoguida relativa alla “Via degli Abati”, il cammino che da Bobbio conduce a Pontremoli sul percorso che gli Abati del monastero di San Colombano percorrevano per recarsi a Roma. Un sentiero lungo 125 chilometri tra storia e tradizione, finalmente tracciato e mappato grazie all’intenso lavoro di una equipe formata da storici e cartografi in collaborazione con l’Istituto Tramello, il Cai, le Province di Piacenza, Parma e La Spezia, i Comuni nei quali il cammino si snoda , le Comunità montane e Soprip.
A presentare l’importante lavoro di ricostruzione l’assessore provinciale Maurizio Parma, Luciano Allegri della Comunità Montana Valli Taro e Ceno, lo storico Giovanni Magistretti, Ambra Garancini della “Rete dei cammini francigeni” e il presidente di Soprip Alessandro Cardinali.
“Finalmente uno strumento fondamentale e atteso – ha detto l’assessore Maurizio Parma – che accompagnerà i pellegrini in questo tratto di strada ricchissimo di storia e tradizione, che ogni anno accoglie un numero crescente di persone”. “Si tratta di un vero e proprio museo a cielo aperto – ha sottolineato Luciano Allegri – che si snoda su un sentiero ben tenuto”.
“Il lavoro di ricostruzione è stato tutt’altro che semplice a causa della pressocchè assenza di materiale storico – ha sottolineato il prof. Magistretti – e l’unica fonte è il Codice diplomatico del Monastero di San Colombano che riporta il tragitto che i monaci percorrevano nei loro frequenti viaggi a Roma”.
Avranno, dunque, per la prima volta a disposizione anche una cartoguida gli oltre 350 partecipanti alla Terza ultramaratona “Abbots way” che torna dal 30 aprile al primo maggio. 125 km con un dislivello di 5.500 metri e un percorso con poco asfalto
Centinaia di partecipanti da tutto il mondo si contenderanno il titolo da Pontremoli a Bobbio (con possibile tappa a Bardi), sulle tracce degli abati irlandesi che aprirono la via 1400 anni fa. In duecento effettueranno la tappa unica che prevede la partenza da Bardi nelle primissime ore del mattino di sabato 30 aprile e i primi arrivi nella serata, mentre i successivi sono attesi nel corso della notte tra sabato e domenica.
La passione per gli itinerari degli antichi pellegrini del medioevo sta contagiando un numero crescente di persone e oggi, grazie anche alla nuova cartoguida è tracciato con precisione il cammino che consente una sicura e agevole passeggiata nel segno della storia, della natura, dell’arte e della spiritualià.