Ventidue documentari selezionati; trentuno sale coinvolte in ventotto località dell’Emilia-Romagna; centosessantaquattro passaggi di documentari in due mesi di rassegna; cinquemila gli spettatori che nel corso della scorsa edizione hanno assistito alle proiezioni.
Sono alcuni numeri di Doc in Tour – Documentari in Emilia-Romagna, la cui quinta edizione prenderà il via l’1 aprile e si protrarrà fino al 31 maggio.
22 documentari di quest’anno offrono spunti di riflessione su differenti tematiche: da immigrazione e integrazione (Il tempo delle arance) alla cronaca di Paesi e conflitti lontani (The land of jerry cans), fino al racconto della condizione femminile nelle diverse culture (1514. Le nuvole non si fermano; Didi–Bahini (Sorelle); Radio Sahar).
Quindi si va dall’ambiente (Il suolo minacciato; Viaggetto sull’Appennino. A piedi da Piacenza a Rimini) al ritratto di autori, artisti e personaggi famosi (Maurizio Galimberti. The instant dada artist; Il pioniere del wireless: Guglielmo Marconi 1874-1937), dal racconto della storia d’Italia e della provincia (Caserme rosse. Il lager di Bologna; Memory. Fughe dalla democrazia; Note a margine. Appunti per un film sul sette luglio, Isola delle rose. La libertà fa paura; Buio in sala) alla costruzione di interessanti spaccati della nostra società tra cronaca e inchiesta (Ci provo; E’ stato morto un ragazzo. Federico Aldrovandi che una notte incontrò la polizia; La mia casa è la tua. Volti e momenti dal mondo dell’accogliere; Occupiamo l’Emilia; La prigione invisibile; Raunch Girl; Il valzer dello Zecchino. Viaggio in Italia a tre tempi; Sorelle d’Italia).
Un crescente successo di pubblico registrato nelle scorse edizioni ha caratterizzato una rassegna che, anche quest’anno, proporrà documentari selezionati tra opere di autori o case di produzione emiliano-romagnoli, o con temi che riguardano la regione. Le sale cinematografiche regionali che ospitano Doc in Tour sono del circuito Fice, che riunisce i cinema d’essai, e gestite dai Comuni.
L’iniziativa è unica in Italia per il rapporto che ha saputo instaurare tra i film documentari (spesso non distribuiti oppure relegati in festival o canali tv tematici) e il pubblico delle sale cinematografiche.
“Siamo orgogliosi – ha detto l’assessore Massimo Mezzetti – di aver scelto di sostenere una rassegna come Doc in Tour, verso la quale registriamo una confortante e crescente attenzione da parte del pubblico, per proposte che promuovono e valorizzano produzioni legate al territorio regionale. Non si tratta solo di un mezzo importante per la diffusione di un genere, quello documentaristico, che è un grande strumento di indagine delle nostre dinamiche sociali, ma anche di in sistema per la giusta valorizzazione delle sale d’essai e di tutti quei piccoli cinema che da sempre, in questa regione, offrono una programmazione di grande qualità”.
Quattro i promotori dell’iniziativa curata da Anna Di Martino e Davide Zanza: Regione Emilia-Romagna, Fice – Federazione italiana cinema d’essai, Cineteca di Bologna, Progetto fronte del pubblico e Der, l’associazione dei documentaristi emiliano-romagnoli presentata nella sede della Regione.
Molti gli appuntamenti a Piacenza. Il programma completo nel pdf allegato.