Conferenza Stampa questa mattina all’Università Cattolica del “Gruppo di Ricerca Italiano Fitofarmaci e Ambiente”. Il G.R.I.F.A. è un’associazione a carattere scientifico e non lucrativo di utilità sociale con sede a Cagliari. Fondata nel 1982 dal prof. Paolo Cabras, e da alcuni colleghi interessati alla ricerca ed alla divulgazione scientifica delle problematiche relative all’uso dei prodotti chimici in agricoltura, l’associazione si propone di promuovere le coordinare l’attività di quanti operano nella ricerca scientifica e nella sperimentazione sui prodotti fitosanitari e sulla loro interazione con l’ambiente sotto gli aspetti chimico, biochimico, tossicologico ed agronomico. Tra i più recenti settori oggetto di studi c’è quello dell’esplorazione di piante e dei microorganismi alla ricerca di sostanze naturali che possano essere adottate come bio-pesticidi.
Il “Gruppo di Ricerca Italiano Fitofarmaci e Ambiente – GRIFA” è un’associazione a carattere scientifico e non lucrativo di utilità sociale con sede a Cagliari, fondata sin dal 1982 dal prof. Paolo Cabras, recentemente deceduto, e da alcuni studiosi interessati alla ricerca ed alla divulgazione scientifica delle problematiche relative all’uso dei prodotti chimici in agricoltura, alla sicurezza alimentare e alla qualità ambientale.
GRIFA (www.grifa.org) vede l’adesione di 49 Unità Operative, costituite da enti di ricerca, dipartimenti universitari, ditte produttrici di agrofarmaci, enti pubblici centrali e locali, singoli ricercatori, enti privati.
Le finalità dell’associazione sono:
a) promuovere e coordinare le attività di quanti operano nella ricerca scientifica e nella sperimentazione sui prodotti fitosanitari e sulla loro interazione con l’ambiente sotto gli aspetti chimico, biochimico, tossicologico ed agronomico;
b) promuovere la divulgazione delle conoscenze, così acquisite, mediante la pubblicazione di periodici, libri, audiovisivi, l’organizzazione di convegni, corsi, etc., al fine di favorire l’utilizzazione corretta dei fitosanitari nel massimo rispetto dell’ambiente e della salute dell’uomo;
c) organizzare scambi di informazione in Italia e all’estero tra ricercatori ed associazioni interessate allo sviluppo delle conoscenze sui prodotti fitosanitari.
GRIFA interagisce con altre associazioni nazionali ed internazionali per promuovere le proprie attività e divulgare le finalità per cui è stata costituita.
Fra le associazioni nazionali ci preme citare:
– SICA, Società Italiana di Chimica Agraria;
– SISS, Società Italiana di Scienze del Suolo;
– AISA, Associazione Italiana per lo Studio delle Argille.
Fra le associazioni internazionali:
– MGPR, Mediterranean Group of Pesticide Research;
– MESAEP, Mediterranean Scientific Association of Environmental Protection;
– ENEAP, European-Mediterranean Association for Environmental Education Assessment and Protection;
– IAEAC, International Association of Environmental Analytical Chemistry;
– AIPEA, Association International pour l’Etude des Argiles;
– IMGA, International Medical Geology Association;
– ECSSS, European Confederation of Soil Science Societies.
GRIFA ha organizzato e co-organizzato 8 scuole estive internazionali e diverse conferenze nazionali ed internazionali.
Uno dei più recenti obiettivi di studio dei ricercatori associati è quello di esplorare il mondo delle piante e dei microorganismi alla ricerca di sostanze naturali che possano essere adoperate come bio-pesticidi.
E’ infatti estremamente interessante la selettività e la bassa tossicità per i mammiferi dimostrata da alcuni composti naturali già testati come sostanze bio-attive.
Sebbene l’industria abbia privilegiato per decine di anni i prodotti chimici di sintesi, vi è sicuramente da parte di questa un acceso interesse per le sostanze chimiche di origine naturale.
Questa tendenza, non certamente nuova, trova origine non solo nel fatto che diversi prodotti naturali siano già in uso da tempo pur con alterne fortune (piretro, rotenone, nicotina, kasugamicina, poliossina, blasticidina, ossitetraciclina etc.), ma soprattutto nelle recenti esperienze su sostanze bioattve dimostratesi molto efficaci e selettive nella protezione delle piante (strobilurine, azoloni, fenilpirroli, spinosad, azadiractina, avermectina, ammonio-glufosinato).
Le sostanze naturali che mostrano bio-attività sono generalmente dei metaboliti secondari prodotti da piante o microorganismi, spesso indotti da situazioni di stress, come miscele di sostanze volatili (terpeni ed altri derivati) e non volatili (alcaloidi) in grado di stimolare le difese naturali delle piante.
E’ bene precisare che la scoperta di metaboliti bio-attivi non ne fa immediatamente delle sostanze registrabili nella farmacopea per l’agricoltura. Occorrono prima decine e decine di verifiche sulla loro efficacia, tossicità, eco-tossicologia nonché studi sulle relazioni struttura-attività e sperimentazioni sia su organismi bersaglio sia su quelli che vanno protetti.
Studi in corso riguardano i glicoalcaloidi prodotti da solanacee e i glucosinolati prodotti da brassicacee, nel mondo delle piane, funghi e batteri antagonisti di funghi patogeni, nel mondo dei microorganismi.