Ieri incontro Trespidi-Salini, discusso su logistica, Tamoil e fiume Po

Un asse che dal porto di Cremona conduce, via ferrovia, a Piacenza e, da qui, al porto di Genova. Un percorso che consentirebbe di offrire uno sbocco in più ai territori dell’asta piacentino-cremonese.

Radio Sound

“Stiamo costruendo alleanze per raggiungere l’obiettivo” spiega il presidente della Provincia Massimo Trespidi, insieme all’assessore Patrizia Barbieri questo pomeriggio a colloquio con uno dei principali partner del progetto, il presidente della Provincia di Cremona, Massimiliano Salini.

Dopo essere riusciti a inserire nel documento di pianificazione Prit (Piano Regionale Integrato dei Trasporti) una non preclusione di fondo per l’asse genovese, Piacenza intende candidarsi al ruolo di retroporto del capoluogo ligure e garantirsi il protagonismo nel percorso delle merci. “I capannoni vuoti non ci interessano – ha sottolineato l’assessore Barbieri – la movimentazione deve favorire lo sviluppo del manifatturiero e portare posti di lavoro”.

L’idea è piaciuta al presidente Salini. Le due amministrazioni presto si ritroveranno per dettagliare il percorso, mentre la Provincia di Piacenza ha intenzione di promuovere un vertice con i porti liguri.

L’incontro è stata l’occasione anche per fare il punto sulla difficile situazione della Tamoil di Cremona, a pochi giorni dal nuovo aggiornamento al ministero, programmato per il primo aprile. Il presidente Trespidi ha chiesto conto dello stato dei fatti della situazione aziendale e dei possibili scenari futuri, alla luce anche dei numerosi piacentini impiegati in azienda. Salini ha rassicurato: “La nostra attenzione è massima, sia per salvaguardare il maggior numero possibile di posti di lavoro, sia per garantire lo sviluppo dell’area e le bonifiche”.

Affrontato anche il tema della navigabilità del Po. “Ora che sono stati aggiudicati i lavori per la conca di Isola Serafini il tema diventa una possibilità concreta” ha annunciato Trespidi. Sul tavolo di Aipo – ha annunciato Salini – già esiste un maxi progetto. Valore complessivo: oltre un miliardo di euro, da finanziarsi, in project financing, con l’energia elettrica prodotta dai cinque salti d’acqua previsti sul percorso”.

Si lavora per condividere il progetto e iniziare un percorso interistituzionale che – a partire dal territorio – coinvolga Regione e Ministero.

Capitolo all’ordine del giorno anche il distretto dell’energia, idea lanciata dal presidente Trespidi e accolta da Cremona (Salini) e Lodi (Pietro Foroni). L’ente piacentino ha già predisposto una bozza di progetto, con interventi specifici, che ha sottoposto alle altre due Province coinvolte e alle rispettive Camere di commercio. Prossimo passaggio: una riunione tra tutti i soggetti coinvolti per approvare il documento che verrà poi conferito a un istituto di ricerca o università per la predisposizione del progetto definitivo, da presentare al ministero.

L’incontro di ieri pomeriggio è stata anche l’occasione per fare il punto su CentroPadane, alla luce del rinnovo delle rappresentanze in assemblea dei soci e del rinnovo della concessione sull’A21. L’obiettivo comune è consolidare la rappresentanza del pubblico, garantendo un’adeguata salvaguardia degli interessi collettivi su quelli – legittimamente espressi – dagli imprenditori privati. I due presidenti sono tornati a convergere sulla necessità che sull’alienazione delle quote di partecipazione di A2a sia l’assemblea dei soci a decidere.