Domenica 27 marzo si aprirà la pesca nelle acque di categoria D, come ben sanno i pescatori si tratta delle acque più pregiate della nostra Provincia dove la preda più ambita è la Trota fario. Le trote potranno essere pescate anche nella zona C che comprende i bacini idrici di Mignano in v. Arda e Molato in v. Tidone.
Si ricorda che per pescare nelle acque di categoria D occorre essere in possesso oltre alla licenza di pesca in corso di validità anche di un tesserino regionale “segnacatture” che può essere ritirato gratuitamente presso i comuni montani o presso le associazioni dei pescatori che sono delegate per la distribuzione dagli stessi comuni.
Si possono trattenere nella stessa giornata di pesca al massimo cinque Trote fario di misura minima di 25 cm. Tale misura è stata introdotta dalla provincia di Piacenza già da diversi anni per favorire la riproduzione naturale della specie in accordo con le principali associazioni di pescatori. Per ripopolare le acque appenniniche e incrementare il numero di Trote è prevista l’immissione di circa 1.500.000 di avannotti di cui circa 1.000.000 già seminati. Questi avannotti provengono dagli incubatoi di Lugagnano, Canadello di Ferriere, Bobbio e Ottone alcuni curati dagli stessi pescatori attraverso apposite convenzioni con la Provincia. Le uova provengono da allevamenti altamente qualificati e circa 500.000 sono uova prodotte da riproduttori originari del Lago Moo , ceppo rustico di cui è comprovata la capacità di riproduzione nelle nostre acque.
Saranno poi immessi 5 quintali, sempre di Trote fario di cm.18/22 in alcune zone a regime speciale del Trebbia e 10 Q.li di Trote adulte negli invasi di Mignano e Molato in quanto i frequenti svasi non permettono ai pesci di poter crescere naturalmente fino alla taglia minima di cattura.
Inoltre sono previsti 5.000 temoli di 12/14 cm. altra specie molto pregiata e ricercata dai pescatori sportivi la cui pesca si ricorda comincia il primo giugno e la cui misura minima è di 28 cm.