Con il “click day” dei giorni scorsi, che ha permesso alle imprese di presentare le domande di nulla osta previste dal Decreto Flussi 2011, si aprono le porte ad oltre 60 mila lavoratori extracomunitari da impiegare nei vari settori produttivi; ma è l’agricoltura a fare la parte del leone, seguita da edilizia e turismo.
La responsabile del Patronato di Confagricoltura Piacenza, Cristina Modenesi spiega: “La novità di quest’anno, come voleva Confagricoltura, è la possibilità di richiedere l’autorizzazione al lavoro stagionale pluriennale. In tal modo coloro che, ogni anno, entrano ed escono dal nostro Paese per attività stagionali, potranno farlo in modo più semplice e veloce”.
Un successo, sottolinea l’Associazione degli imprenditori agricoli, dell’impegno sindacale di Confagricoltura verso la sburocratizzazzione. “Domanda e offerta di lavoro – commenta Modenesi – presentano un certo margine di stabilità, anche per quanto riguarda le assunzioni stagionali, dato il carattere specifico dei lavori di campagna, infatti, il lavoro richiede impieghi di manodopera in precisi periodi dell’anno, ma con questo provvedimento si premia, in un certo senso, la positività dei rapporti di lavoro che si rinsaldano ciclicamente di anno in anno. L’assunzione pluriennale – spiega Modenesi – è una particolare forma di autorizzazione che può essere richiesta esclusivamente a soggetti già ammessi in Italia per almeno due anni consecutivi. A tali lavoratori, su espressa richiesta del datore di lavoro, verrà rilasciato un nulla osta con durata pari a quella usufruita nei due precedenti rapporti di lavoro. A tal fine, le amministrazioni competenti effettueranno le opportune verifiche. Una volta rilasciato il nulla osta pluriennale, per il primo anno di validità l’ingresso, l’assunzione e la richiesta del permesso di soggiorno del lavoratore stagionale avverranno secondo le modalità ordinarie. Nel secondo e nel terzo anno di validità del permesso pluriennale, invece, sarà sufficiente la mera conferma da parte del datore di lavoro, attraverso una comunicazione telematica che sarà operativa dal 2012, della volontà di rinnovare l’assunzione del lavoratore anche per quell’anno, senza aspettare il decreto flussi, dato che la quota risulta già assegnata.”
Circa il 10% della forza lavoro del settore agricolo è costituita da extracomunitari, che sono una risorsa importantissima: si tratta, a livello nazionale, di novantamila lavoratori, di cui 17mila a tempo indeterminato e 73 mila a tempo determinato, a cui bisogna aggiungere un numero altrettanto rilevante di salariati provenienti da Paesi neo-comunitari, in particolare Romania e Polonia. I nuovi ingressi, in agricoltura, saranno impiegati soprattutto nella zootecnia, nella raccolta di frutta e ortaggi, nell’agriturismo e nella vendita di prodotti.