Presidio in piazza per la Cgil piacentina, che oggi pomeriggio ha allestito una serie di banchetti informativi di fronte a San Francesco per spiegare «l’attacco in corso a lavoro pubblico e settore scolastico». Oltre ai volantini distribuiti ai passanti, i rappresentanti sindacali hanno preparato anche diverse sagome di cartone, una per ogni figura professionale riconducibile al lavoro pubblico.
«Nell’immaginario collettivo chi lavora nel pubblico è visto come un impiegato alla scrivania – ha spiegato Stefania Bollati, segretaria provinciale Fp Cgil – in realtà si tratta di un settore molto ampio, con figure professionali che quotidianamente erogano servizi al cittadino come vigili del fuoco, educatori, ausiliari e operatori sociali». Proprio per questo, oltre a sottolineare le ragioni della protesta contro il Governo Berlusconi e l’accordo separato sottoscritto dalle altre sigle confederali lo scorso 4 febbraio, in piazza è stato preparato anche un angolo “di servizio” dedicato alla misurazione gratuita della pressione. Nel mirino della Camera del lavoro piacentina, che aderirà allo sciopero nazionale convocato dai vertici del sindacato per il 6 maggio prossimo, ci sono il blocco della contrattazione e del contratto nazionale, così come le mancate risposte ai lavoratori precari (nella maggior parte dei casi dipendenti di privati “in appalto” alle pubbliche amministrazioni o aziende sanitarie) e agli scatti salariali.
Un allarme che tocca da vicino anche il mondo della scuola, che a settembre dovrà far fronte alla terza tranche di tagli a risorse ed organici previsti dalla finanziaria del 2008. «Nella nostra provincia aumentano le iscrizioni – ha precisato Manuela Calza, segretaria provinciale Flc Cgil – ma le proiezioni per il prossimo anno scolastico parlano di circa 90 docenti tagliati e 50 unità in meno di personale Ata».