Venerdì 25 marzo sarà una giornata di mobilitazione in tutta l’Emilia Romagna della categoria Cgil del Pubblico impiego Fp – con il coinvolgimento in alcuni territori del sindacato Cgil della scuola/università/ricerca Flc e della categoria Cgil del commercio Filcams – per rivendicare il diritto al contratto nazionale contro l’accordo separato e il miglioramento dei servizi ai cittadini attraverso una più alta qualità del lavoro; perchè la democrazia sindacale non sia un optional; per dire NO al licenziamento di migliaia di lavoratori precari. Le due categorie Fp e Flc, che avevano proclamato appunto per il 25 marzo uno sciopero poi confluito in quello generale Cgil del 6 maggio, hanno deciso di mantenere comunque per quella data forme di iniziativa pubblica e di informazione rivolte ai cittadini, sull’impoverimento dello stato sociale e del sistema istruzione dovuto ai tagli del Governo, sul blocco della contrattazione, sul taglio degli appalti e il peggioramento delle condizioni di lavoro. Insomma una intensa giornata di preparazione dello sciopero generale del 6 maggio.
Questo il programma delle iniziative organizzate nei territori per venerdì 25 marzo.
REGGIO EMILIA – La Fp riunisce l’attivo territoriale dei delegati e delegate alle ore 9,30 in piazza Casotti: intervengono la segretaria generale Fp Cgil regionale Marina Balestrieri e il segretario generale Cgil Reggio Emilia Mirto Bassoli; è prevista anche una performance teatrale.
MODENA – Volantinaggio Fp e Flc in alcuni plessi scolastici e presso il Policlinico, l’Ospedale Baggiovara, Piazza Mazzini (di fronte al Municipio), alla sede del Tribunale, con assemblea sindacale all’aperto; inoltre presso l’Ospedale di Carpi, davanti al distretto USL e ASP di Vignola, davanti al comune di Sassuolo.
BOLOGNA – Volantinaggi a tappeto al mercato della Piazzola e davanti ai posti di lavoro più significativi da parte di un drappello di sindacalisti Fp in tuta da lavoro rossa: saranno coinvolte le sedi del Comune di Bologna in Piazza Maggiore e in Piazza Liber Paradisus, il Tribunale di via Farini e il palazzo di Giustizia, le sedi della Provincia e dell’Inps, la Cineteca Comunale, gli Ospedali Bellaria, S. Orsola e Maggiore, l’Agenzia delle Entrate in via Nanni Costa, la sede della Regione (dove insistono anche Inpdap e Ministero del Tesoro), la Lega Coop. Nei luoghi toccati verrà lasciato uno striscione con la parole d’ordine “Non tratto per me, contratto per tutti”.
IMOLA – La Fp territoriale anticipa l’iniziativa a domani sera, giovedì 24 marzo, con un importante appuntamento alle ore 20 presso la sala dell’Auditorium dell’Ospedale nuovo di Imola, dal titolo «La sanità imolese: le parole dei lavoratori e delle lavoratrici a confronto con il direttore generale Ausl e il sindaco di Imola»: introduce Mirella Collina, segretaria generale Fp imolese, e conclude Maurizio Frigeri, segretario Fp regionale.
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FORLI’-CESENA – Anche a Forlì la mobilitazione si anticipa a domani, 24 marzo, con un presidio Fp e Flc davanti alla Prefettura, mentre a Cesena venerdì sono previsti raccolta di firme e volantinaggio, con punti fissi presidiati da delegati, nelle principali realtà lavorative, ovvero nei Comuni di Cesena, Cesenatico e del Rubicone, oltre che nelle strutture dell’ASL.
RIMINI – Fp e Flc allestiranno venerdì mattina un gazebo in piazza Cavour sotto il Municipio con volantinaggio, e una postazione per misurare la pressione ai cittadini.
RAVENNA – Fp organizza venerdì un’azione di volantinaggio e un banchetto con materiale informativo in piazza, oltre a vari flash-mob negli ospedali e davanti alle sedi di Comune e Provincia.
FERRARA – Fp insieme a Flc e al sindacato lavoratori della comunicazione Slc-Cgil organizzano venerdì un volantinaggio a tappeto davanti ai posti di lavoro.
PIACENZA – Venerdì dalle 15.30 alle 18.30 Fp in piazza con camper, musica e distribuzione di materiale.
PARMA – Venerdì 25 marzo, ore 10-12, sotto i Portici del Grano in Piazza Garibaldi, presidio con volantinaggio organizzato da Fp, Flc e Filcams per informare sui motivi che hanno portato le tre categorie Cgil a non sottoscrivere gli accordi separati siglati da Cisl e Uil.