Circo e danza per affrontare il tema – oggi molto attuale – delle paure legate alla difficile integrazione dello “straniero”. Collettivo 320Chili – Compagnia di Circo contemporaneo, mette in scena lo spettacolo “Ai migranti” al Teatro Comunale Filodrammatici di Piacenza giovedì 24 marzo 2011 alle ore 21. L’appuntamento è inserito nel cartellone di Teatro Danza proposto da Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione in collaborazione con AterDanza nell’ambito di “Tre per Te” 2010/2011, la Stagione di Prosa del Teatro Municipale di Piacenza, direzione artistica di Diego Maj, organizzata da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Cariparma e Iren.
“Ai migranti” è una produzione di particolare interesse nel panorama della danza contemporanea, vincitrice del “Premio Equilibrio 2010” perché «offre – come si legge nelle motivazioni della giuria – un esempio poetico ed emotivamente efficace di lavoro collettivo. Gli artisti/interpreti hanno saputo coniugare le diverse esperienze di formazione in un risultato corale e armonico che prende, tra l’altro, ispirazione da un evento rilevante della nostra epoca, le migrazioni, che riguarda tutti noi. La giuria ha apprezzato la capacità di creare immagini evocative e pittoriche, risultato ottenuto con pochi mezzi e sfidando il linguaggio abituale delle loro discipline. La giuria incoraggia 320Chili a mantenere e sviluppare questo approccio».
Lo spettacolo è nato da un’idea di Giovanna Milano, direzione e coreografia sono di Piergiorgio Milano, creazione ed interpretazione di Elena Burani, Florencia Demestri, Piergiorgio Milano, Fabio Nicolini, Roberto Sblattero, Francesco Sgrò. Collaborazione alla scrittura coreografica di Florencia Demestri, collaboratore alla drammaturgia Claudio Stellato. Le musiche originali sono di Simon Thierrèe, il disegno luci di Florence Richard, i costumi di Roberta Vacchetta e la fonica di Luca Carbone. “”Ai migranti” è coprodotto con Fondazione Musica per Roma, Associazione Sosta Palmizi, La Corte Ospitale di Rubiera, con il sostegno di Associazione Il Teatro Possibile e Teatro Comunale di Castiglion Fiorentino e la collaborazione di Ert Fondazione e Teatro Asioli di Correggio.
Le migrazioni sono un andare di persone a piedi e per mare, nervi tesi, cuore sospeso ad aspettare l’Oltre, un andare avanti camminando indietro, fino ad accorgersi di aver fatto strada. Sono stati vecchi bauli e valigie di cartone, oggi sono buste di plastica e ciabatte di gomma, per chi è fortunato scarpe da ginnastica. Moltitudini che si spostano senza mai scalfire la superficie del mondo. Ciò che rimane è un disperato tenersi al passo coi tempi, un’allegria forzata, la certezza che la vita, pur tra mille difficoltà, vada avanti.
«“Ai migranti” – spiegano gli artisti del Collettivo 320Chili – è un album fotografico. Ogni foto si sviluppa in profondità e nella dimensione del tempo. Guardandola ci accorgiamo di cosa c’era prima e cerchiamo i passi di chi ha dovuto abbandonare le proprie radici, attraverso il tempo e le nazioni. Colori e scenari di coloro che hanno sognato, sono partiti, hanno ricominciato, abbandonato e a volte ritrovato la loro vita. “Ai migranti” si serve dei materiali piuttosto che delle forme, delle azioni piuttosto che delle parole, perché non racconta la storia di un viaggio preciso, non è un viaggio politico, non vuole informare o giudicare. È un viaggio sensibile, che considera tutti gli uomini, mirando a renderci presenti e partecipi di un’esperienza emotivamente forte, in cui diversi piani di lettura si sovrappongono. “Ai migranti” vuole riportarci qui nel presente, coscienti di poter decidere, di poter credere, di poter ricordare, poter lasciarci trasportare in un viaggio altrui magari rimettendo in discussione alcune convinzioni sulla base di un sentimento piuttosto che di un calcolo».