Dopo un percorso negoziale durato molti mesi, parte finalmente la fase operativa che condurrà l’area dismessa “Ex Eridania” di Sarmato a qualificarsi nel tempo come area produttiva ecologicamente attrezzata (APEA) ai sensi delle direttive regionali.
In accordo con quanto previsto dalla delibera della giunta regionale n. 1701 del 2008, lunedì 21 marzo – presso la sala giunta dell’amministrazione provinciale alle 11.00 – si sono firmate questa mattina le convenzioni attuative tra Regione, Provincia, Comune di Sarmato e soggetto gestore dell’Apea (la società consortile “Apea Sarmato”) per la realizzazione di una serie di interventi nel campo della sostenibilità ambientale/territoriale da un lato e nel campo della sostenibilità energetica dall’altro, allo scopo di riqualificare l’area ed aumentarne le convenienze localizzative per le imprese.
Le convenzioni sono state sottoscritte dal dirigente regionale Glauco Lazzari, dal dirigente provinciale Davide Marenghi, dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Sarmato Alfio Rabeschi, e da Antonio Bragaglia della società Apea Sarmato.
L’obiettivo delle Apea è in generale quello di pervenire ad insediamenti produttivi all’interno dei quali la presenza di una visione strategica e unitaria (assicurata dal soggetto gestore) dei temi legati all’ambiente e al risparmio energetico, di servizi comuni ad alta efficienza e basso impatto, nonché il rispetto di un programma di miglioramento ambientale, determinino alla fine condizioni di qualità decisamente superiori a confronto con le aree produttive standard.
L’area ex Eridania rappresenta da questo punto di vista il primo a partire dei tre ambiti sovra-comunali individuati come Apea sul territorio provinciale dal PTCP (gli altri due sono quello di Le Mose a Piacenza e quello di San Nazzaro a Monticelli d’Ongina), e finanziati dalla Regione Emilia-Romagna ai sensi della delibera 142/2010. Il contributo pubblico per Sarmato è di 3.650.000 euro, mentre il piano di investimenti complessivi è di oltre 17 milioni di euro. Doppia l’origine del contributo: i fondi regionali (400.000 euro) andranno a supporto degli interventi ambientali, mentre quelli europei legati all’Asse 3 del POR FESR 2007-2013 (i rimanenti 3.250.000) contribuiranno alle azioni di tipo energetico.
Tra gli interventi in campo ambientale sono in programma:
la realizzazione di una rete acquedottistica duale e di una vasca di accumulo, con la finalità di ridurre il consumo dell’acqua potabile grazie al recupero e al riutilizzo delle acque meteoriche. Tale intervento permette di rendere operativo un servizio centralizzato di approvvigionamento idrico tale da garantire economie di scala a vantaggio delle imprese insediate;
la realizzazione di impianti per la separazione, il trattamento e lo smaltimento delle acque di scarico (bianche/nere), anche in questo caso a servizio di tutte le imprese insediate;
il miglioramento dell’accessibilità all’area attraverso opere per la messa in sicurezza degli accessi dalla rete stradale principale e per la viabilità interna;
la realizzazione di un software per la gestione dell’area, accessibile a tutte le imprese, e finalizzato alla raccolta, elaborazione e gestione dei dati utili all’attuazione del Piano di monitoraggio dell’Apea.
Tra gli interventi in campo energetico sono invece da menzionare:
la realizzazione di un sistema di illuminazione pubblica a basso consumo, che interesserà tutte le aree comuni dell’Apea (strade, parcheggi, piazzali, aree verdi, …);
la realizzazione di un primo impianto fotovoltaico a terra della potenza di circa 2,5 Mwp, con immissione in rete dell’energia elettrica prodotta;
la realizzazione di un secondo impianto fotovoltaico a terra, posto al di fuori dell’area ma anche questo a servizio della stessa, della potenza di circa 1,2 Mwp;
la realizzazione di un impianto di telegestione e telecontrollo dei consumi energetici d’area, ai fini dell’ottimizzazione della gestione dell’illuminazione pubblica.
Soggetto attuatore di tutti gli interventi elencati sarà il soggetto gestore dell’Apea, la società Apea Sarmato, che – in accordo con il Comune di Sarmato e sotto la supervisione di Regione e Provincia – garantirà la realizzazione unitaria del programma di investimenti, nonché il ritorno “collettivo” di una quota-parte degli stessi a beneficio di tutte le imprese.
Apea Sarmato dovrà in particolare prevedere che una quota dei ricavi derivanti dalla vendita di energia elettrica – e pari al contributo FESR ricevuto per realizzare i due impianti fotovoltaici (circa 3 milioni di euro) – sia retrocessa nel tempo quale contributo per i costi associati alla funzione di soggetto gestore dell’APEA e/o venga utilizzata a favore delle imprese insediate sotto forma di riduzione dei costi/tariffe applicati alle imprese stesse per l’utilizzo dei servizi comuni.
Molto positivo il commento dell’assessore provinciale Patrizia Barbieri, secondo la quale grazie al lavoro di squadra dei vari livelli di governo (comune, provincia, regione) e degli uffici coinvolti, nonché al buon rapporto con la società Apea Sarmato, si è riusciti ad avviare sul territorio provinciale una prima esperienza che dovrà essere il riferimento, il modello per le aree produttive del futuro. Grande soddisfazione è stata espressa dall’assessore anche per il volume degli investimenti attivati (oltre 17 milioni di euro), che in un periodo di crisi come l’attuale rappresenta certamente un’opportunità di sviluppo per le imprese e per l’occupazione locali.