La regia di Massimo Castri sotto la lente di Chiara Merli. Prosegue martedì 15 marzo alle ore 17 nel Ridotto del Teatro Comunale Filodrammatici di Piacenza il percorso di formazione 2011 “Gli elementi del teatro” dedicato al tema “Il teatro di regia in Italia” e proposto da Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione nell’ambito del programma “InFormazione Teatrale”, organizzato con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
“Massimo Castri, tra Goldoni, Ibsen e Pirandello” il tema del terzo incontro. I due appuntamenti precedenti sono stati dedicati a Giorgio Strehler e Luca Ronconi, mentre concluderà il ciclo un incontro su Cesare Lievi (martedì 29 marzo 2011, sempre alle ore 17 nel Ridotto del Teatro Filodrammatici, “Parole in una stanza: il teatro di Cesare Lievi”).
Ponendosi come ideale prosecuzione del percorso avviato nella scorsa stagione teatrale, il laboratorio intende concentrarsi sugli sviluppi del teatro di regia in Italia, attraverso i suoi più significativi rappresentanti: Giorgio Strehler, Luca Ronconi, Massimo Castri (la cui regia de Il Misantropo è stata in scena nell’ambito del cartellone “Tre per Te”) e Cesare Lievi sono i protagonisti di questi incontri, che cerchano di delineare le personalità, le poetiche e i percorsi di questi grandi esponenti di due generazioni di registi italiani.
«Nell’Europa della seconda metà dell’Ottocento – spiega la curatrice del progetto Chiara Merli – si afferma un nuovo paradigma del fare teatro: il concetto di regia, nato da una molteplicità di esperienze e riflessioni proposte da un gruppo disomogeneo di artisti, letterati e studiosi, arriva in breve tempo a imporsi quale nuovo principio organizzativo, estetico e culturale del teatro, segnando la nascita di quello che oggi comunemente si intende per spettacolo teatrale contemporaneo. L’avvento della regia comporta una radicale revisione della prassi teatrale, in base alla quale i molteplici codici della messinscena, liberati dalle gerarchie di valori che nel corso dei secoli avevano determinato il prevalere di un linguaggio sull’altro, sono posti pariteticamente al servizio del regista, artefice unico, responsabile della specialistica ottica creatrice da cui dipende l’armoniosa e coerente realizzazione d’insieme dello spettacolo. Nel nostro Paese la regia si afferma, con un notevole ritardo rispetto alle esperienze europee, tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, come esito di un percorso di graduale presa di distanza dalle modalità ottocentesche e grandattorali di concepire il teatro, intrapreso dai primi decenni del secolo da teatranti del calibro di Gabriele D’Annunzio e Luigi Pirandello, Silvio D’Amico, Orazio Costa, Anton Giulio Bragaglia, e culminato nella lezione di Luchino Visconti, padre fondatore del nostro teatro di regia».
Laureata in Storia del teatro e dello spettacolo presso l’Università degli Studi di Milano, Chiara Merli ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Discipline filosofiche e discipline delle arti e della comunicazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Inizia ad occuparsi di educazione al teatro presso il Piccolo Teatro di Milano, nell’ambito della tournée 2000/2001 dell’ “Arlecchino servitore di due padroni”; alla collaborazione con il prestigioso stabile milanese affianca il lavoro presso l’Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Storia delle arti, della musica e dello spettacolo e la collaborazione con il CRT – Centro di Ricerca per il Teatro di Milano. A un’intensa attività didattica, svolta in sede accademica nell’ambito degli insegnamenti di Storia del Teatro e dello Spettacolo, Organizzazione ed Economia dello Spettacolo e Drammaturgia Teorica, affianca una costante attività di ricerca nell’ambito della storia del sistema teatrale italiano e del teatro di regia, partecipando a numerosi convegni e seminari.
Dall’anno accademico 2008/2009 è docente presso il Master in Management degli Eventi di Spettacolo di Palazzo Spinelli – Firenze e presso il Master in Scienze e Tecniche dello Spettacolo dell’Università degli Studi di Parma; dall’anno accademico 2009/2010 collabora inoltre con l’Università IULM di Milano.
Tra le sue pubblicazioni, oltre a numerosi saggi dedicati alle problematiche organizzative dello spettacolo, una monografia dedicata alla figura di Maurizio Scaparro (“Invito al teatro di Scaparro”, Mursia, 2003), la curatela del volume dedicato al CRT di Milano (“Il CRT – Centro di Ricerca per il Teatro”, Bulzoni, 2007) e “Il teatro ad iniziativa pubblica in Italia” (Led, 2007). Collabora in veste di giornalista con il quotidiano “Libertà” di Piacenza e con la rivista teatrale “Hystrio”.