Le manifestazioni previste a Piacenza nella ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia mancano di contenuti storici indispensabili in un’epoca di crisi identitaria e di distacco dalla vita culturale. Ne è convinto il giornalista campano e piacentino d’adozione Pino De Rosa, che in una lettera al prefetto Antonino Puglisi esorta un suo intervento perché quella del 17 marzo, non diventi una celebrazione colpita da quella che il giornalista definisce “Sindrome da 25 aprile”.
Tanti gli argomenti da trattare e che non verranno divulgati alla cittadinanza, secondo Pino De Rosa. Dall’ipotesi federalista vagliata prima dell’Unità d’Italia, alla questione meridionale che dopo la conquista da parte dello Stato sabaudo, scatenò un’enorme rivolta, costata la vita a 11 mila persone morte per fucilazione, l’irredentismo e cenni storici sul partito di Corradini, unica formazione politica nazionalista e sulla figura di Giuseppe Mazzini.