Giuseppe Parenti fa parte della Commissione Camerale sulle infrastrutture

La tenacia con cui il Presidente della Camera di commercio si batte per promuovere la cultura delle infrastrutture non è passata inosservata ad Unioncamere. Il Presidente nazionale, Ferruccio Dardanello, ha infatti invitato ufficialmente Giuseppe Parenti a far parte della neo istituita Commissione camerale sulle Infrastrutture, luogo di indirizzo e di espressione del punto di vista camerale sulle politiche infrastrutturali, di proposta sulle scelte e sulle priorità centrali e territoriali, ma anche di analisi e di proposta sulle soluzioni legate al tema delle risorse, delle politiche per il raggiungimento del consenso sociale e delle azioni da intraprendere per la migliore scelta degli strumenti di intervento.

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La Commissione vede la partecipazione di 11 Presidenti di Camere di commercio:

Ferruccio Dardanello (Unioncamere), Francesco Bettoni (Brescia), Giancarlo Cremonesi (Roma), Adriano Federici (Ascoli Piceno), Giuseppe Gaglioti (Cosenza), Rodolfo Giampieri (Ancona), Giovanni Lamioni (Grosseto), Vittorio Mincato (Vicenza), Paolo Cesare Odone (Genova) e Luigi Sportelli (Taranto), oltre al piacentino Parenti.

Di tutto rilievo anche gli esperti che andranno ad affiancare il gruppo dei presidenti. Si tratta infatti di Giuseppe Cerroni (Direttore generale Comunicazione e Affari istituzionali di Autogrill SPA), Stefano Conti (Direttore di Affari istituzionali di Terna), Gian Maria Gros-Pietro (Ordinario di Economia dell’impresa alla Luiss) e Lanfranco Senn (Presidente della Metropolitana milanese SPA).

“La mia nomina, decisa direttamente da Dardanello” ha commentato il Presidente Parenti “non ha potuto che farmi piacere, perché penso che la partecipazione a questa commissione potrà portare benefici anche al nostro territorio in cui il gap infrastrutturale va colmato, per concorrere ad Expo 2015, da un lato, ma altresì per non rimanere tagliati fuori dai grandi corridoi internazionali, dall’altro. E quando parlo di infrastrutture non voglio fare riferimento solo alle strade ma anche alla banda larga, alle linee elettriche, al trasporto dell’energia, alle ferrovie, per citarne alcune.”

L’esigenza della Commissione è nata in seguito ad una profonda modifica del ruolo del sistema camerale che, da vero e proprio stakeholder o, in alcuni casi, gestore, è divenuto soggetto promotore della concertazione delle priorità territoriali, del reperimento delle risorse finanziarie e catalizzatore di adeguate politiche territoriali per la loro realizzazione. Il sistema è diventato promotore di reti infrastrutturali: se da un lato vengono mantenuti interventi di partecipazione in società che gestiscono attività tipiche del trasporto (autostrade, aeroporti, porti turistici) dall’altro si intensificano le azioni orientate ai temi dello sviluppo delle reti: le utilities per l’energia, le telecomunicazioni o le azioni di promozione delle forme di partenariato pubblico privato per le piccole infrastrutture locali.

Nel primo incontro, tenutosi a Roma nei giorni scorsi, si è decisa la mission dell’organismo, che sarà quella di promuovere l’elaborazione di una politica di sistema delle Camere di commercio in materia di infrastrutture, logistica e trasporti, in modo da poter dar vita ad una forte azione di lobby ai vari livelli istituzionali per contribuire al recupero dei ritardi infrastrutturali del Paese.