“Tortello mon amour” al Teatro Municipale di Piacenza: venerdì 4 marzo 2011 alle ore 20 il palcoscenico del teatro diventa luogo in cui scoprire, o riscoprire, insieme, le tradizioni culinarie del territorio grazie al progetto “A teatro con gusto” curato da Giancarlo Spezia e giunto quest’anno alla sua seconda edizione.
La serata è organizzata da Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione, direzione artistica di Diego Maj con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano nell’ambito del programma “Informazione Teatrale”.
L’edizione 2011 di “A teatro con gusto”, che mette a confronto il teatro con la cucina e i suoi autori e con i prodotti tipici del territorio, è proposta con la collaborazione di Alta Valle del Trebbia e Camera di Commercio di Piacenza.
L’appuntamento “Tortello mon amour” si ispira a Carmen Artocchini, una vera icona nell’immaginario collettivo della nostra provincia, depositaria ed instancabile catalogatrice e divulgatrice dei piatti della cultura popolare piacentina. Con l’aiuto di Andrea Grignaffini sarà sviluppato il confronto con l’analogo piatto della tradizione parmense.
«Il cibo – spiega il curatore della serata Giancarlo Spezia – non è solo il carburante del nostro corpo: esso è alimento dello spirito e comunica emozioni nella più totale soggettività. Le emozioni più forti sono quelle che evocano persone care, il passato e soprattutto l’infanzia. Qualche volta capita di fare un salto sulla sedia per un sapore che all’improvviso ci riporta indietro negli anni, come saliti su una macchina del tempo. I tortelli attuali sono molto differenti da quelli della ricetta di decenni orsono, ben indicata da Carmen Artocchini oltre quarant’anni fa. Vorremmo ritrovare per un attimo quel sapore lontano e farvi compiere un tuffo nel passato».
Il libro fonte di ispirazione della serata è “Piacenza a tavola” dell’Artocchini. La presentazione della “cena” è curata da Giancarlo Spezia. Interverranno durante la serata Carmen Artocchini e Andrea Grignaffini, accademico della cucina, giornalista e insegnante di Metodologia di degustazione critica all’Università di scienze gastronomiche, che il pubblico di “A teatro con gusto” ha conosciuto l’anno scorso come esperto della cucina della Bassa.
Prima di accomodarsi a tavola sul palcoscenico del Teatro Municipale, il pubblico assisterà nel foyer alla dimostrazione della preparazione dei tortelli di magro. In menù, salumi della tradizione, tortelli ricotta e spinaci secondo l’antica ricetta piacentina e tortelli di erbette secondo l’antica ricetta parmense, oca arrosto con le mele, patate al forno, turtlitt, vini del territorio.
I piatti sono a cura di Antica Locanda del Falco – Loc. Rivalta di Gazzola e Trattoria Cervini – Loc. Campremoldo Sopra di Gragnano T., con la collaborazione dell’Istituto Alberghiero Raineri-Marcora. I vini sono dell’Azienda Agricola La Celata di Ziano.
«Il teatro è illusione – spiega il curatore di “A teatro con gusto” Giancarlo Spezia – ma può essere anche un luogo nel quale condividere con altre persone l’emozione di riscoprire la magia nascosta delle cose quotidiane, distillate dal tempo e dagli uomini. Per questo una mia idea, condivisa e incoraggiata da Diego Maj, si è concretizzata in “A teatro con gusto”: un viaggio nella memoria, nella cultura e nei cibi di un paesaggio. Anche quest’anno gli spettatori-attori saliranno sul palcoscenico per sedersi a questo avventuroso desco, presi per mano dalle voci vicine e lontane di scrittori che hanno amato e descritto i piatti della loro infanzia. “A teatro con gusto” ama dare voce a quella cucina popolare di cui quasi nessuno parla e che costituisce non di meno la base della alimentazione di un territorio. È stupefacente constatare come, in un’epoca di velocissimo scambio di informazioni e di merci, la cultura popolare continui a non distaccarsi dalla strada maestra della tradizione, non perché reazionaria ma semplicemente perché saggia e prudente. Il lavoro quotidiano della preparazione del cibo è sovente una sorta di riflesso condizionato, nel quale le massaie compiono i gesti e le scelte che raramente si distaccano dal loro mondo abitudinario. “A teatro con gusto” non è solo occasione di sedersi a tavola per consumare un pasto peculiare, ma anche e soprattutto un viaggio della mente tra sapori e parole.».