Roman e il suo cucciolo: Alessandro Gassman al Municipale

Nuovo appuntamento di prestigio per la sezione Altri Percorsi della Stagione di Prosa 2010/2011 “Tre per Te”, direzione artistica di Diego Maj, organizzata da Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Cariparma e Iren.

Radio Sound

In scena l’8 marzo alle 21.00 al Teatro Municipale, Alessandro Gassman con “Roman e il suo cucciolo”, da Cuba and His Teddy Bear di Reinaldo Povod, traduzione e adattamento teatrale ad opera di Edoardo Erba.

Alla sua terza regia teatrale dopo La forza dell’abitudine di Thomas Bernhard e La parola ai giurati di Reginald Rose (visto dal pubblico piacentino nella stagione 2007/2008), Alessandro Gassman mette in scena con Roman e il suo cucciolo un altro testo contemporaneo che negli anni ’80 ottenne un grande successo a New York con Robert De Niro come protagonista.

Spiega Gassman: “Cuba & His Teddy Bear – questo il titolo della versione originale di Reinaldo Povod – è un testo che mi ha coinvolto fin dalla prima lettura per l’umanità dei suoi personaggi, per uno stile di scrittura tagliente, crudo, profondo, che mai indulge al sentimentalismo. Con Edoardo Erba, traduttore e adattatore del testo, abbiamo deciso di ambientare la vicenda in una periferia urbana del nostro paese, all’interno di una comunità rumena, dove confluiscono personaggi di altra radice etnica”. Operazione che non tradisce il testo originale americano – ambientato tra gli esuli cubani – che fa appunto coesistere personaggi di diverse razze, culture, religioni.

“Si trattava di trovare – racconta Edoardo Erba – un contesto che somigliasse a quello dei cubani che arrivavano in massa nel sud degli Stati Uniti dopo il crollo di Batista; la migrazione romena in Italia ha alcune caratteristiche simili. È chiaro però che per ottenere un risultato convincente bisognava avere la libertà di riscrivere, rispettando lo spirito ma andando quanto più possibile lontani dalla lettera”.

Lo spettacolo si basa sul rapporto irrisolto fra un padre semianalfabeta, spacciatore di droga, nevrotico, che alterna momenti di dolcezza a esplosioni di rabbia, e un figlio adolescente apparentemente schiacciato dall’autorità paterna, che vuole emanciparsi attraverso lo studio, ma che nasconde al padre le sue illusorie prospettive di vita e la progressiva dipendenza dall’eroina. Un rapporto toccante, crudo, a tratti sconvolgente che troverà compimento solo attraverso un fatale, catartico epilogo. Un dramma familiare e al tempo stesso sociale, un attualissimo sguardo sul presente che è anche un preciso richiamo a uno dei fenomeni che negli ultimi tempi più ci coinvolgono: la presenza degli immigrati nella nostra vita, presenza che ha cambiato la fisionomia delle nostre città e il tessuto delle nostre relazioni. Uno sguardo neutrale, non ideologico, fuori dagli schemi del razzismo o della solidarietà di maniera.

“Roman e il suo cucciolo”, una produzione Società per Attori, Teatro Stabile del Veneto e Teatro Stabile d’Abruzzo, con il patrocinio di Amnesty International, ha vinto il premio UBU 2010 spettacolo dell’anno.