AGGIORNAMENTO 18.30 – Il “caso Allegri” sbarca a Cortemaggiore, dove l’ex assessore provinciale ricopre la carica di assessore all’urbanistica. Il candidato sindaco della lista civica “Una vera Cortemaggiore”, Federico Ferri, ha infatti chiesto al sindaco del comune magiostrino, Gianluigi Repetti, quali azioni intenda intraprendere ora che Allegri è ufficialmente indagato. Repetti infatti, quando il caso scoppiò in Provincia, dichiarò: “Se avessi dubbi su di lui farei subito un intervento. Ma non ho dubbi finché la magistratura non fa niente”. Raggiunto telefonicamente, il sindaco di Cortemaggiore, rinnova la fiducia al sua assessore, anche se, domani mattina, ha annunciato che avrà con lui un incontro vis à vis per capire se Allegri se la senta di continuare il suo impegno in paese, dopo l’iscrizione nel registro degli indagati.
AGGIORNAMENTO ORE 16:30 – Il presidente Massimo Trespidi questo pomeriggio ha voluto un incontro in Provincia con la stampa sul caso Allegri. Trespidi ha dichiarato di aver appreso dai giornali la notizia dell’inizio delle indagini che coinvolgono l’ex assessore all’ambiente e ne attenderà lo sviluppo perché, per ora, privo di elementi per poter giudicare. Per il numero uno di via Garibaldi rimane comunquevalida la motivazione inerente ai problemi lavorativi, presentata dall’ex assessore il giorno delle dimissioni. La risposta a Italia dei Valori, invece, che lo accusa di non assumersi adeguata responsabilità, è che indagare non è tra i suoi compiti, ma sarà la magistratura ad occuparsi del caso.
L’inchiesta riguarda la gestione delle autorizzazioni degli impianti fotovoltaici, di cui Allegri era responsabile essendo assessore provinciale all’ambiente. I sospetti di una condotta irregolare erano aumentati in seguito alle dimissioni improvvise e mai giustificate avvenute il 21 settembre. Oltre alla dubbia gestione delle autorizzazioni, si pensa possa essere stata una talpa interna al Carroccio a mettere i Carabinieri sulle tracce di Allegri, conseguenza di una faida interna al partito.