Il durissimo attacco dei sindacati, Cgil Cisl e Uil, che hanno chiesto il blocco delle delibere sull’aumento del trasporto pubblico locale innesca una guerra tutta interna ai sindacati. In particolare dopo le critiche arrivate dalla Faisa – Cisal, la Federazione autonoma degli autoferrotranvieri, che hanno giudicato come: troppo morbida la linea adottata dai sindacati sull’aumento delle corse dei bus. Non si è fatta quindi attendere la risposta a quest’accusa, da parte del segretario della Cgil di Piacenza Paolo Lanna.
DI SEGUITO IL COMUNICATO DI FAISA CISAL:
Faisa Cisal di Piacenza, in qualità di O.S. che rappresenta un significativo numero di addetti del Trasporto Pubblico Locale, prendendo atto della durissima posizione delle OO.SS. Cgil, Cisl e Uil sugli aumenti delle tariffe del trasporto Pubblico locale, dove dichiarano agli organi di stampa, “ di essere pronti a manifestazioni di massa contro Comune e Provincia” , pur manifestando generale perplessità su una politica di rilancio del Tpl dove anziché investire si sottraggono ulteriori risorse ad un settore già in profonda crisi (con responsabilità di tutte le componenti politiche a 360°), manifesta anch’essa forte preoccupazione, ma soprattutto sulle ricadute ai Lavoratori, dovute al decremento della richiesta di servizio a causa degli aumenti tariffari.
Argomento per noi prioritario, che Cgil, Cisl e Uil non hanno nemmeno sfiorato.
Mentre, dalla politica si registrano accuse incrociate e scarica barile sulle responsabilità della situazione, i Sindaci dei Comuni della Provincia, che fino ad oggi hanno avuto servizi di TPL in misura ben maggiore ai servizi minimi finanziati dallo Stato e dalle Regioni, sono uniti in una levata di scudi indignata, con la ferma risposta di non voler contribuire economicamente al sostegno del TPL.
Le OO.SS. Cgil, Cisl e Uil , che hanno ragione quando sostengono che il patto regionale prevedeva l’aumento del 20% per i biglietti e non per gli abbonamenti, si preoccupano però solo oggi ? Come mai la stessa indignazione non l’hanno mai espressa per il peggioramento delle condizioni di lavoro dei Lavoratori del TPL dove da anni non producono uno sciopero locale ?
Siamo di fronte ad uno squallido teatrino, con in mezzo i Lavoratori di Tempi e delle altre società locali di TPL, dove ognuno presenta la sua verità, con il fine di rimbalzare le responsabilità e di strumentalizzare una problematica dagli aspetti drammatici.
Tutti parlano a favore del TPL, ma nessuno ne vuole pagare il conto !
FAISA CISAL pone quale contesto prioritario il riequilibrio di bilancio del TPL, senza il quale ogni discussione ulteriore diventa inutile, in un sistema in stato comatoso pre fallimentare già da diversi anni.
Comune di Piacenza e Provincia, prima di dichiarare il fallimento del TPL per l’assenza delle risorse, avranno l’obbligo di limitarsi a svolgere i servizi minimi finanziati dalla Regione, senza aggiunte che non possono più essere sostenuti dai Lavoratori del settore che hanno già abbondantemente pagato gli errori della politica e di quei Sindacati, fino a ieri allineati agli stessi politici che oggi contestano.
Faisa Cisal pertanto si dissocia e non parteciperà a nessuna iniziativa di lotta in appoggio a chi, su questo argomento, dopo anni di latitanza, sta esternando solo populismo demagogico e ipocrita, senza produrre soluzioni alternative.
P/La segreteria
Fabrizio Badagnani