La Provincia ha recentemente approvato il “Programma provinciale per gli interventi per il diritto allo studio per l’anno 2011” previsto dalla Legge Regionale 8 agosto 2001 n. 26 e definito nel quadro di indirizzi fissati dall’Emilia Romagna su base triennale, finanziato con risorse statali e regionali (deliberazione Assemblea Legislativa Regionale n. 24/2010). La normativa regionale riconduce alle Province il ruolo di coordinamento generale e di programmazione finalizzato, da un lato, alla semplificazione delle procedure gestionali e amministrative, attraverso la ricomposizione, in un quadro unitario, della previsione di interventi che, pur se riconducibili a competenze di Enti diversi, spesso riguardano le medesime famiglie e, dall’altro, ad un miglior utilizzo delle risorse di fonte diversa, afferenti la medesima tipologia di intervento.
Il Programma riguarda:
– i servizi per l’accesso e la frequenza alle attività scolastiche e formative quali i servizi di trasporto e facilitazioni di viaggio, i servizi di mensa, servizi residenziali, sussidi e servizi anche individualizzati per soggetti in situazione di handicap;
– benefici di natura individuale quali le borse di studio ed i contributi per libri di testo.
Il “Programma” così approvato è formato da 4 schede o “interventi” che rappresentano in maniera sintetica le azioni di cui è composto. I Comuni di residenza degli alunni sono i destinatari del primo gruppo di interventi il cui obiettivo è quello di sostenere e facilitare l’accesso e la frequenza alle attività scolastiche e formative migliorandone le condizioni di fruibilità e accessibilità con sussidi e servizi individualizzati per alunni diversamente abili. Le risorse assegnate alla Provincia di Piacenza sono pari a 237.137, 50 euro e saranno destinate a finanziare interventi dei Comuni riguardanti trasporti per gli alunni frequentanti scuole materne, elementari, medie, statali, comunali con differenti percentuali di contribuzione in relazione alla classificazione dei Comuni nelle fasce altimetriche (montagna, collina, pianura) aumentate in presenza di servizi a favore di alunni diversamente abili. I fondi assegnati alla Provincia per le spese di investimento – pari 99.522,40 euro – riguardano contributi ai Comuni per acquisto e/o adeguamento dei mezzi di trasporto per alunni diversamente abili oppure acquisto e installazione attrezzature fissa nelle mense scolastiche o sostituzione mezzi di trasporto scolastici obsoleti. Per prevenire e contrastare l’abbandono e la dispersione scolastica, sostenere il diritto allo studio e all’istruzione degli alunni in condizioni economiche disagiate è previsto un contributo di alcuni milioni di euro in tutta la Regione, le assegnazioni a favore delle singole Province saranno determinate a consuntivo sulla base delle richieste. Ai contributi per borse di studio potranno accedervi gli alunni frequentanti le scuole secondarie di secondo grado del sistema nazionale di istruzione, residenti nella regione Emilia Romagna, le cui famiglie presentino situazioni economiche di difficoltà dettagliatamente previste nell’apposito Bando provinciale già aperto, che si chiuderà il 15 marzo prossimo. Sempre nell’ottica di prevenire e contrastare l’abbandono e la dispersione scolastica è previsto un altro contributo destinato agli alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado, con requisiti analoghi al precedente, la cui istruttoria è prevista a carico dei singoli Comuni di residenza degli studenti. Le disposizioni regionali prevedono per la Provincia una funzione di coordinamento e raccolta dati ed attualmente, dopo l’inoltro alla Regione dei dati relativi al fabbisogno totale, si è in attesa dell’assegnazione dei fondi per il trasferimento delle risorse ai Comuni e quindi agli utenti finali. “La realizzazione del programma degli interventi per il diritto allo studio – spiega l’assessore provinciale Andrea Paparo – avviene attraverso un processo partecipato, per il tramite della Conferenza scolastica provinciale. Il documento è un importante strumento di salvaguardia di un diritto fondamentale come quello allo studio. Un diritto che abbraccia tutti e che deve tener conto di particolari situazioni di difficoltà o di disagio, a cui la Provincia – d’intesa con i livelli istituzionali superiori – fa fronte mettendo in campo le proprie competenze di coordinamento, controllo e garantendo la massima partecipazione”.