Dal mondo creditizio arriva un segnale concreto per le piccole e medie imprese: la settimana scorsa,
infatti, è arrivato il via libera formale alla proroga di sei mesi per la richiesta da parte delle aziende
in difficoltà, finora escluse dalla moratoria, della sospensione dei debiti.
Si tratta di un provvedimento molto importante, destinato, come dimostrano i numeri elencati dal
presidente di Confapi Piacenza Pier Maria Mantelli, a dare una boccata di ossigeno alla base del
nostro sistema economico, ossia le piccole e medie imprese. «Dalla sua entrata in vigore, la
moratoria – ha ricordato Mantelli – ha riguardato i debiti di 190mila piccole e medie imprese, per un
controvalore di 56 miliardi di euro di finanziamenti». Il dato, aggiornato al 31 dicembre 2010, «la
dice lunga – ha aggiunto il presidente – sulle difficoltà che le imprese vivono in fatto di equilibrio
finanziario: per questo non possiamo che essere contenti per il fatto che anche la nostra
Confederazione abbia firmato l’accordo con l’Abi».
Ad esprimere soddisfazione per l’accordo raggiunto è stato anche il presidente nazionale di
Confapi, Paolo Galassi: «La proroga della moratoria non risolverà certo tutti i problemi legati
all’effetto crisi, ma rappresenta un segnale importante per il mondo produttivo, coerente con le
misure annunciate nell’ampio piano di crescita approvato dal Governo in Consiglio dei ministri».
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