“Costruire ponti con le associazioni imprenditoriali estere per accelerare l’uscita dalla crisi”. E’ questo lo scopo del primo Business forum della pmi organizzato il 23 e il 24 febbraio a Roma da Confapi. Alla due giorni di lavori ha preso parte anche la Confederazione italiana della piccola e media industria privata di Piacenza con la responsabile per l’internazionalizzazione Denise Venturati, che, al termine degli incontri bilaterali con i rappresentanti delle associazioni stranieri presenti nella capitale, ha potuto constatare che “gli obiettivi degli imprenditori piacentini e stranieri sono comuni”. “Ora – ha aggiunto Venturati – quello di cui ha bisogno la pmi è la sensibilità rivolta al cambiamento, alla riqualificazione”. In quest’ottica, assume particolare importanza la formazione, uno dei temi maggiormente dibattuti nella convention capitolina. In particolare, Fapi (Fondo formazione piccole e medie imprese), ha precisato Venturati, “ha già stretto rapporti di collaborazione con enti di formazione francesi e spagnoli”, che potranno aiutare il sistema italiano targato Confapi soprattutto sul fronte della formazione continua, della riqualificazione e del ricollocamento dei lavoratori, “fattori strategici in un periodo di crisi”.
Ma, guardando oltre la congiuntura sfavorevole, Confapi, grazie all’intervento al Forum del direttore generale per le politiche internazionali del ministero dello Sviluppo economico Pietro Celi, ha avuto l’occasione di focalizzare l’attenzione sui Paesi su cui punterà il sistema italiano per salire sul treno della ripresa: Brasile, Cina, India, Russia, Arabia Saudita e Turchia. Paesi, dunque, su cui le imprese della “scuderia” Confapi dovranno puntare in futuro, senza dimenticare l’ottima rete di rapporti già instaurata con i membri del network riunitosi a Roma: Svezia, Bulgaria, Finlandia e Usa, a cui, dall’appuntamento romano, si sono aggiunti Spagna, Croazia, Serbia, Albania e Moldavia.