Allevatori. Pollastri: Regione si impegni per favorire finanziamenti

BOLOGNA, Associazioni Provinciali degli Allevatori in crisi? Il grido di allarme era partito da Piacenza e subito il Consigliere del PdL Andrea Pollastri l’ha colto rivolgendo alla Regione un’interrogazione per sensibilizzarla sull’argomento.

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Nei giorni scorsi, infatti, il Presidente degli allevatori piacentini aveva sottolineato al necessità di fornire certezze sugli introiti al fine di consentire a tutte le strutture il pieno funzionamento per il 2011 in vista di una riorganizzazione che prima o poi dovrà avvenire.

Le APA svolgono le importanti attività di tenuta dei libri genealogici e di erogazione ai propri soci di numerosi servizi. In particolare quella di Piacenza gestisce 37 allevamenti da carne, per complessivi 1143 capi, 228 allevamenti da latte (32389 capi), 125 allevamenti di cavalli bardigiani (con 430 fattrici) ed un allevamento di capre.

Per il proprio funzionamento esse ricevono risorse che dall’Unione Europea, attraverso lo Stato, vengono ripartite annualmente su base regionale: all’Emilia Romagna spettano nel complesso circa 8 milioni di euro di cui 970 mila destinati a Piacenza.

Da qualche anno, però, i ritardi nei pagamenti han fatto si che i contributi arrivassero non ad inizio anno bensì alla fine e spesso neppure in modo totale: spesso il saldo arriva nei primi mesi dell’anno successivo.

Questa incertezza crea molta apprensione, specie per le APA che, differentemente da Piacenza che già da anni ha in atto una ristrutturazione interna che ha permesso di ridurre al minimo i costi, non hanno risorse necessarie per anticipare l’intero ammontare, con il rischio di on riuscire neppure a pagare a pagare i propri dipendenti.

“Per far fronte a questa situazione – spiega Pollastri – quasi le Regioni anticipano la cifra, ma per il 2011 quattro di esse, Emilia Romagna, Campania, Umbria, Puglia e Basilicata, hanno annunciato di non avere i mezzi necessari per poterlo fare.”

“Ritengo – prosegue – che vi sia il rischio di compromettere gravemente uno dei settori trainanti dell’agroalimentare emiliano-romagnolo, già di per sé in crisi da parecchi anni a causa della concorrenza dei paesi stranieri che ha portato alla progressiva scomparsa delle stalle, specie in montagna.”

“Chiedo – conclude – che la Regione intervenga sollecitando il Ministero affinchè confermi per il 2011 lo stesso stanziamento del 2010 e affinchè si allinei a quanto fatto dalle altre Regioni italiane procedendo all’anticipo delle somme necessarie al funzionamento delle APA, premiando quelle virtuose, come Piacenza, ed intervenendo, invece, su quelle che si trovano hanno costi di funzionamento eccessivi.”