AGGIORNAMENTO ore 18.30 – E’ stata una causa naturale, e non il soffocamento per il rigurgito, a stroncare la vita del bambini di soli 4 mesi che l’altra notte è arrivato praticamente già morto in ospedale a Piacenza, dopo che la famiglia aveva chiamato il 118 dall’abitazione all’Infrangibile spiegando che il piccolo era nel suo lettino ma non respirava. Questo pomeriggio infatti il personale di anatomopatologia dell’ospedale Guglielmo da Saliceto ha effettuato l’autopsia sul corpo del bambino, e dai primi risultati sembra che il soffocamento non c’entri nulla. Pare invece probabile che si tratti della classica morte bianca, ovvero che il piccolo soffrisse probabilmente di qualche patologia congenita e sconosciuta che ne ha provocato naturalmente l’arresto cardiocircolatorio.
AGGIORNAMENTO ore 12.30 – Verrà eseguita nelle prossime ore dal personale dell’Asl di Piacenza l’autopsia sulla salma del bimbo di 4 mesi che l’altra notte è stato trovato morto nel lettino dell’abitazione dei genitori all’Infrangibile. I medici voglio infatti accertare le cause della morte improvvisa del piccolo, che da un primo esame sembrerebbe morto per soffocamento, forse a causa del rigurgito del latte dopo la poppata al seno della madre. Il bimbo infatti pare non avesse altre malattie o patologie conosciute.
Il bambino era stato da poco messo a dormire nella stessa stanza dei genitori, sudamericani residenti in città, motivo per cui la coppia si sarebbe accorta immediatamente che qualcosa di serio stava succedendo: il piccolo non respirava e appariva incosciente. I soccorsi sono intervenuti in fretta ma non c’è stato nulla da fare. La causa della morte potrebbe essere un rigurgito di latte, anche se sarà l’autopsia a chiarire le cause della tragedia. Il rigurgito fa parte di una tipologia di decessi che vengono definiti “morti in culla”. Nel caso specifico un’imperfetta maturazione dell’apparato digerente rende difficile la lavorazione del cibo, che viene rigettato, soprattutto nel caso il bambino abbia assunto il latte con eccessiva voracità.