Inizieranno nei prossimi giorni i tirocini formativi e di orientamento a favore di donne prive di lavoro in condizione di svantaggio sociale, promossi dalla Consigliera Provinciale di parità della Provincia di Piacenza, Avv. Rosarita Mannina, in collaborazione con l’Assessorato al Lavoro della Provincia di Piacenza.
Si tratta di un’iniziativa realizzata nell’ambito del progetto “SIID. Strategia itinerante di rete per la sostenibilità dell’inclusione sociale in Emilia Romagna”, approvato e finanziato dalla Regione Emilia Romagna sull’Asse III Inclusione Sociale del Fondo Sociale Europeo.
L’obiettivo del progetto, per il quale la Provincia di Piacenza ha pubblicato apposito bando il 29 dicembre u.s., è offrire alle donne in condizioni di svantaggio, che sono in cerca di occupazione e che hanno trovato una prima risposta ai bisogni primari di cittadine nel sistema di welfare locale, la possibilità di sperimentare/sperimentarsi all’interno del mercato del lavoro locale, attraverso l’attivazione di progetti di tirocinio formativo e di orientamento.
Quattordici le domande pervenute e otto i tirocini avviati.
Per l’individuazione delle beneficiarie ci si è avvalsi della collaborazione dei servizi sociali dei Comuni di residenza e in un caso dell’Associazione Telefono Rosa di Piacenza. Tutti i progetti dovranno concludersi entro il 30 giugno p.v.
Al fine di sostenere e incentivare la partecipazione attiva e costante al percorso di tirocinio, alle donne che avranno ultimato il percorso, verrà erogato dalla Consigliera Provinciale di Parità, a fine percorso, una somma forfettaria di Euro 450,00 riferita a un progetto della durata massima di 450 ore. Tale somma verrà percentualmente riproporzionata nel caso di percorso di durata inferiore.
L’Avv. Mannina dichiara: “L’intento è quello di sostenere, nonostante le risorse economiche siano sempre più esigue, donne con problematiche sociali .Altro aspetto rilevante da sottolineare è che l’adesione alla rete regionale, come già fatto nel passato, consente di partecipare a progettualità europee a riprova che è necessario e utile aprirsi a esperienze che portano risorse alle strutture piacentine “