Un’iniziativa che nasce non da una voglia di critica politica e governativa ma dalla necessità di una maggiore libertà di espressione. Dopo la decisione di rimuovere i manifesti inneggianti alla Mafia e l’intervento del Siap, a intervenire è proprio l’autore dell’iniziativa Davide Valenti, che ritiene inconcepibile giudicare offensiva la sua azione, non tanto in quanto affronto personale ma perché, spiega l’artista, i gesti e le idee si possono criticare in modo intelligente ma non ci si può offendere. E’ proprio la questione della libertà di espressione, soprattutto di quella artistica, che muove Valenti nelle sue azioni. I manifesti pubblicitari che hanno suscitato lo sdegno di molti e sarebbero dovuti essere rimossi, se l’iter legislativo non avesse rallentato di molto la decisione. Ieri qualcuno ha voluto allora agire da solo: un manifesto infatti è stato grattato via e al suo posto un adesivo con la scritta censura.