Un viso che ha fatto il giro dei telegiornali di tutta Italia, così come ieri sera nella trasmissione di Rai Due AnnoZero, quello di Emanuele Perotti, proprietario del castello di Zena, nel piacentino.
Difficile confondere le folte sopracciglia ed il papillon portati con nonchalances che hanno contestato il giornalista Corrado Formigli, durante la manifestazione “In mutande ma vivi”, iniziativa a sostegno del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, andata in scena al teatro Dal Verme di Milano. Il “tentativo” di intervista dell’inviato di Michele Santoro, al Ministro della Difesa Ignazio La Russa infatti, finito con qualche pestone e tante invettive per il giornalista, ha visto tra i protagonisti anche Perotti, convinto sostenitore del Cavaliere.
Dopo aver partecipato quest’oggi al Forum internazionale GreenAbility a Piacenza, che vedeva concorrere il suo castello tra i migliori progetti di riqualificazione in linea con la sostenibilità ambientale, abbiamo chiesto proprio a Perotti i motivi che lo hanno portato a scagliarsi contro il giornalista. “Ho trovato in Corrado Formigli quella consistente attitudine alla provocazione che spesso vede l’interlocutore caderci in pieno. Aveva di fianco a sé un nugolo di scalmanati che gli consigliavano di andare a lavorare e andarsene. Io ho preferito interloquire con lui ragionando sul fatto che, se fossero passate tutte le proposte di legge della sinistra di abbassare la maggiore età a 16 anni, il caso Ruby non esisterebbe”.
A parte questa contro provocazione, Perotti ribadisce il pensiero che ha animato la manifestazione organizzata dal noto giornalista Giuliano Ferrara: “Ammesso e non concesso che una magistratura politicizzata e non pertinente a quella che dovrebbe giudicare il presidente del Consiglio giudichi eventualmente al suo ultimo grado Silvio Berlusconi, solo allora io mi formerò un’opinione”. Ed ha infine concluso con un parallelismo storico assai inquietante: “Questo atteggiamento di accreditare preventiva colpevolezza e fare in modo che questo evochi un sentimento di avversione, si è già visto nella storia d’Italia, aimè, in Piazzale Loreto e nella guerra civile. E questo clima è orrendo”.
Di seguito la contestazione di Emanuele Perotti al giornalista Corrado Formigli e a fondo pagina le sue spiegazioni ai nostri microfoni.