Venerdì 18 febbraio 2011, nell’ambito della rassegna “Thank God It’s Friday”, il Milestone di via Emilia Parmense 27, sede del Piacenza Jazz Club, riceve la visita di una formazione veramente peculiare ed anomala, già ospite nella passata stagione e richiamata al Milestone per il grande successo riscosso: Veronica & The Red Wine Serenaders, formata da Veronica Sbergia alla voce, ukulele e mandolino, Max De Bernardi all’ukulele, mandolino e chitarra, Mauro Ferrarese alla chitarra e voce e Alessandra Cecala al contrabbasso. Il concerto inizierà alle ore 22.30 (ingresso libero con tessera Piacenza Jazz Club o Anspi), ma già dalle 20.30 sarà possibile accedere al locale (prenotazioni al n.345.7404041).
Veronica Sbergia è cantante e ukulelista. La versatilità della sua voce l’ha portata in passato a proporre repertori dei più disparati generi musicali, dal pop al folk passando per il soul, il funk e il jazz, ma è nel blues che trova la sua espressione ideale. Nell’arco degli ultimi anni, grazie alla collaborazione con il noto musicista blues milanese Max De Bernardi, si è concentrata sullo studio e la ricerca del blues delle origini. Il risultato di questo lavoro si riflette nel primo album autoprodotto dal titolo “Ain’t nothing in ramblin”. Il sound proposto dalla band spazia dai brani più classici del repertorio blues americano al ragtime, al jazz di New Orleans e ai ritmi ipnotici delle jug band. L’uso di strumenti non convenzionali come ukulele, kazoo, washboard contribuisce ad arricchire il suono della formazione base, che, con contrabbasso, chitarre, banjo e mandolino, ricrea le atmosfere dei primordi del blues anni ’20. Chi sono i Red Wine Serenaders? Sono i menestrelli, nel senso più arcaico del termine (dal provenzale menestrals), artisti incaricati dell’intrattenimento a corte: sono musicisti, a volte cantastorie, a volte giullari. Dalla fine del ‘800 e fino ai primi del ‘900 i cosiddetti Minstrel Shows impazzavano negli Stati Uniti. The Red Wine Serenaders è un progetto musicale nato all’incirca quattro anni fa. In esso trovano ideale collocazione musicisti appassionati di country blues e ragtime, di hokum e jug band music e di tutta la musica popolar-rurale degli anni ’20 e ’30: quella suonata nei Medicine Shows, carovane itineranti e stradaiole che possiamo considerare antesignane del Vaudeville. Veronica Sbergia gira l’Europa in lungo e in largo, con i suoi musicisti, cercando di mantenere viva questa ricchissima e preziosa tradizione musicale, rispettandone il linguaggio e l’intenzione originari, ma adattandone il contesto ai giorni nostri. I Red Wine Serenaders offrono il meglio di sé dal vivo, dove riacquistano la loro vera dimensione di “cantastorie” di un’epoca che non c’è più. Non solo un progetto, quindi, ma uno stile di vita, come il buon vino: onesto, divertente, aggregante.