Anga: consegnato il contributo alla casa famiglia

Luca Segalini – presidente di Anga Piacenza, l’Associazione che rappresenta i giovani imprenditori di Confagricoltura, con una rappresentanza dell’Associazione ha consegnato l’altra sera alla casa Famiglia di Fiorenzuola i proventi delle azioni di beneficenza avviate da Anga, nel periodo natalizio. “Ogni anno – ha ricordato Luca Segalini – Anga sostiene un progetto con la consapevolezza che ciascuno di noi ha il dovere d’impiegare gli strumenti che gli sono stati forniti, non solo per il successo personale e della propria impresa, ma anche per migliorare la situazione di chi è in difficoltà. Spesso si pensa che chi ha bisogno sia dall’altra parte del mondo: non è così ed il contributo può essere tanto più determinante quanto più è immediato. Quest’anno i fondi, raccolti con offerte e con la vendita di piccoli oggetti regalo, sono andati al progetto di ampliamento della Casa Famiglia di Fiorenzuola d’Arda. Un progetto che ci ha coinvolti per l’estrema concretezza ed utilità.” Nata dalla scelta dei coniugi Enzo Zerbini e Orietta Fummi che aderirono 16 anni fa alla proposta della Comunità Papa Giovanni XXIII, la casa di Enzo e Orietta, concessa in comodato d’uso gratuito alla Comunità fondata da don Benzi, dal ’94 è una casa aperta, una casa famiglia, appunto, che in questi anni ha accolto 50 persone. In questo nucleo d’accoglienza, intitolato a Madre Teresa di Calcutta, attualmente vivono undici persone ed il progetto di ampliamento si è reso necessario per poter creare tre stanze da letto in più. “Non ero mai stato in una casa famiglia – commenta Segalini – ed è un’esperienza che tocca il cuore: nonostante le storie individuali di ciascuno ci si sente veramente a casa”. Il gruppo di Anga ha partecipato alla Santa Messa nella cappella dell’abitazione celebrata con tutta la famiglia per ringraziare i volontari del loro aiuto quotidiano. A celebrare è stato don Adamo Affri, accolto in famiglia nel 2000 ed oggi sacerdote e cappellano del carcere di Piacenza. ” Fa piacere sapere – conclude Segalini – che il progetto potrà essere realizzato anche grazie al nostro contributo portato con tutto cuore, anche se piccolo rispetto all’opera prevista e all’impegno cui si dedicano tutti i giorni con fede e gioia Enzo e Orietta.”

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